Magnum sulla strada. Le più significative immagini di street photography è il titolo del nuovo libro edito da Contrasto. Oltre trecento pagine per trecento fotografie tra le più iconiche e significative della storia, scattate da nomi celebri di Magnum, per raccontare il genere della street photography. Da Robert Capa e Henri Cartier Bresson, da Karl De Keytzer a Martin Parr, le fotografie ripercorrono la storia della fotografia di strada dall’anno di fondazione dell’agenzia fotografica, nel 1947, sino ai giorni nostri.
Il nuovo libro Magnum sulla strada, a cura di Stephen McLaren, celebra il genere della street photography, attraverso fotografi che da sempre si sono trovati perfettamente a loro agio tra le strade delle città e tra le persone che le vivono e le attraversano. La genesi di un genere che resta sempre attuale è ben presentata dalle parole del fotografo britannico David Hurn: “La vita, cosi come si dispiega davanti alla macchina fotografica, è talmente complessa e ricca di sorprendenti meraviglie che non è necessario creare nuove realtà. C’è più piacere, per me, nelle cose come sono.”
Raccontare la storia di un genere che nasce e vive di gesti quotidiani fermati in scatti memorabili è l’obiettivo di questo nuovo volume, in cui ogni scatto è un frammento di realtà, paesaggio umano immortalato “al volo”. È un viaggio attraverso le città da New York a Parigi, da Londra a Tokyo, che percorre alcuni filoni fotografici particolarmente approfonditi: dalla documentazione del tempo libero alla vita brulicante dei mercati, all’interazione degli individui sui mezzi pubblici e nei luoghi di passaggio. E ancora, dalle vedute metropolitane ai momenti di fugace bellezza catturati nel traffico urbano.
Gli street photographer, soprattutto i maestri della più famosa agenzia fotografica al mondo, conoscono a memoria il funzionamento della città. Sanno perdersi nel flusso urbano, intuiscono il modo in cui le persone interagiscono fra loro per cogliere l’attimo esatto, l’azione, il momento decisivo per scattare. E fare grande la storia della fotografia, lasciando nell’inconsapevolezza i soggetti che hanno contribuito a creare l’immagine. Se le tecniche e i mezzi nel corso del tempo si evolvono, come con l’irrompere del colore, non cambia e anzi si sedimenta, la sensibilità comune dei fotografi di strada, sempre pronti a scattare al volo negli spazi pubblici, senza troppa premeditazione.
A elaborare i principi della street photography, prima ancora che avesse un nome, fu Henri Cartier-Bresson. Tra i fondatori della Magnum, appena ventenne, Bresson attraversò l’Europa e il Messico con la sua Leica per realizzare quelle fotografie che oggi sono considerate pietre miliari del genere. Dopo di lui, ogni fotografo che entra a far parte dell’agenzia – Elliott Erwitt, Martin Parr, Bruce Gilden, Richard Kalvar – vi porta il proprio talento e un modo ben preciso di intendere e realizzare immagini di strada. Anche chi si è più concentrato sul fotogiornalismo non ha mancato di contribuire ad arricchire il genere della fotografia di strada – è il caso di Robert Capa, Abbas, Susan Meiselas, Peter van Agtmael.