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L’Accademia Carrara non si ferma mai: ecco il nuovo progetto per il riallestimento del museo nel 2022

Bellini alla Carrara Bellini alla Carrara
Accademia Carrara

Accademia Carrara nonostante la situazione di stallo che la pandemia impone, riesce a progettare per un futuro non così lontano. Per il 2022, infatti, il museo dell’Accademia Carrara avrà un nuovo allestimento, grazie a un team di esperti, tra storici dell’arte, conservatori e museologi che lavoreranno coordinati per ripensare il percorso espositivo del museo bergamasco.

Dunque, Accademia Carrara è pronta per questa nuova sfida, che richiederà tempo, energie e risorse al fine di ripensare il museo e il suo ruolo nel futuro. Giorgio Gori, presidente della Fondazione Accademia Carrara, spiega così il nuovo progetto.

La proposta di rinnovare l’allestimento punta a tre distinti obiettivi: valorizzazione del patrimonio, flessibilità e attrattività dell’offerta espositiva e sostenibilità gestionale. Ci si propone di dare maggiore evidenza al prezioso cuore della collezione, e al tempo stesso di guadagnare la flessibilità necessaria a realizzare diverse e frequenti focalizzazioni su specifiche parti del patrimonio, così da rendere sempre nuova l’esperienza di visita. Il nuovo allestimento dovrà anche favorire una migliore sinergia tra la collezione permanente e le mostre temporanee che si succederanno nel tempo, all’interno dell’unica e storica sede. E infine ci si prefigge l’obiettivo – nella prospettiva dei prossimi anni – di assicurare piena sostenibilità alla Fondazione, così da poter dedicare una crescente quota di risorse alla progettualità artistica ed espositiva.

Il primo passo è stato quello di chiamare un team di esperti, tra storici dell’arte, conservatori e museologi che conoscessero approfonditamente la storia e le collezioni del museo bergamasco. Questa prima fase di studio e di ricerca durerà all’incirca un anno ed è stata affidata a: Keith Christiansen, Francesco Frangi, Fernando Mazzocca e Mattia Vinco, Luca Rinaldi e Angelo Loda (Soprintendenza Architettura, Belle Arti e Paesaggio), coordinati dal direttore M. Cristina Rodeschini, con la partecipazione dei conservatori Paolo Plebani e Giovanni Valagussa.

Il nuovo allestimento dovrà rispondere ad alcune sentite necessità a partire da una maggior flessibilità che comporterà una selezione più mirata delle opere esposte, riducendone il numero; per passare a una miglior gestione degli spazi, soprattutto per accogliere mostre temporanee all’interno delle sale del museo e favorirne l’incontro con la collezione permanente; infine, definire e sottolineare l’identità originaria del museo come “casa dei collezionisti”. Accademia Carrara, infatti, rappresenta un unicum in Italia poiché è l’unico museo ad essere interamente formato dai lasciti di diversi donatori.

Sale dell’Accademia Carrara
Bellini alla Carrara
Bellini alla Carrara

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