La Tate Britain di Londra inaugura la più importante retrospettiva mai dedicata a Lynette Yiadom-Boakye. Fly in league with the night, un viaggio fra le figure senza tempo di una delle più importanti artiste contemporanee. In mostra fino al 9 maggio 2021.
“Scrivo di ciò che non riesco a dipingere e dipingo ciò di cui non riesco a scrivere”. Così Lynette Yiadom-Boakye, londinese classe 1977, parla di sé e del suo lavoro. Lavoro che -si capisce- è diviso a metà tra arte e letteratura, tra pittura e scrittura. Una doppia natura che ben emerge dai suoi quadri, i cui titoli sono sempre dei riferimenti poetici che rimandano a significati ulteriori (vedasi Tie the Temptress to the Trojan del 2016 o To Improvise a Mountain, 2018).
Ciò che ha reso Lynette Yiadom-Boakye un’artista così amata e di successo -vincitrice del prestigioso Carnegie Prize nel 2018 e finalista del Turner Prize nel 2013- è la forza evocativa dei ritratti da lei realizzati. Ritratti immaginari, nati dalla fusione tra la fantasia dell’artista e immagini recuperate qua e là. Figure enigmatiche, svincolate da qualsiasi riferimento spazio – temporale, in attesa che sia lo spettatore a dar loro un’interpretazione, in un interessante gioco di identificazione e rappresentazione.
I circa 80 lavori presentati alla Tate Britain spaziano dal 2003 al presente, fornendo una panoramica sulla carriera di un’artista che, tra i tanti meriti, può vantare anche quello di aver fatto da catalizzatore alla (ri)scoperta dei soggetti di colore in pittura.
La mostra, inaugurata il 18 novembre scorso e visitabile fino al 9 maggio 2021, rappresenta la più importante indagine sul lavoro dell’artista mai realizzata fino ad ora.