In arrivo una densa due-giorni da Farsetti a Prato. Due cataloghi dedicati all’arte moderna e contemporanea saranno esitati in tre sessioni venerdì 11 e sabato 12 dicembre
Nuovamente in prima linea Giorgio de Chirico, che ultimamente è stato sfoggiato sulle copertine di molti cataloghi d’asta dopo il record newyorkese di ottobre a 15,9 milioni di dollari. Tra nature morte, paesaggi (tra cui una Venezia del ’56 da 120- 160 mila euro) e visioni metafisiche, i suoi lavori in asta sono ben dieci. Spicca una tipica “Piazza d’Italia” del 1951 (olio su tela, cm 50×40) che stima 200-250 mila euro. Il soggetto è molto amato dall’artista, con le tipiche atmosfere sospese e rarefatte proprie della pittura metafisica.
La copertina del catalogo è però per il fratello Alberto Savinio. La tela, dipinta nel 1928, si intitola “Ulysse”. L’eroe omerico è trasformato in un manichino colorato, che contrasta con il paesaggio dello sfondo, volutamente lasciato in bianco e nero, per evidenziare la netta distanza tra il mito e la natura, tra l’immaginazione e la realtà e quota 180-280 mila euro.
Top lot un paesaggio di Giorgio Morandi. L’artista bolognese ha dipinto “Cortile di via Fondazza” nel 1935. Farsetti lo valuta 700- 900 mila euro. In vendita anche molti altri nomi che hanno fatto la storia dell’arte del Novecento. Come Mario Sironi, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Fortunato Depero (“Elasticità di gatti”, 1936-39, 220-280 mila), Gino Severini, Umberto Boccioni, Filippo de Pisis, Gerardo Dottori, Massimo Campigli, Amedeo Modigliani (con la carta “Testa di donna”, 1915-16, 130-180 mila) e Felice Casorati. Tra gli stranieri Fernand Léger, Fernando Botero, Emil Nolde (“Amaryllis rossi e bianchi e fiori gialli”, 1930, 100-150 mila).
Nella seconda sessione di sabato 12 il focus è sull’arte contemporanea. Sulle orme delle major straniere, compare un piccolo gruppo dedicato a quella africana proveniente da una collezione privata che comprende anche un acrilico di Chéri Samba (“Le Renoncement a la prostitution”, 1991, 8-14 mila). Emergono un “Senza titolo (Oasi con cavallo)” di Mario Schifano del 1979 (80- 130 mila), “Composizione (Il busto bianco)” del 1946 di Atanasio Soldati (38-48 mila), due opere di Piero Dorazio, una ovale (“Vocazione I”, 1989, 20- 30 mila) e una più classica (“Piacevoli distanze”, 1982, 65- 95 mila), una videoscultura di Fabrizio Plessi (“Up-Down Video 1”, 2010, 45-75 mila), Giuseppe Santomaso (“Senza titolo (Suite friulana n. 9)”, 1963, 85-115 mila).
Un grande acquerello di Luigi Ontani (“Vergato (Bo)” del 1943) stima 50- 80 mila e “Viola d’Egitto” del 2008 di Carla Accardi 80- 120 mila. Per gli internazionali un inchiostro su carta di David Hockney quota 20-25 mila e il mappamondo blu di Yves Klein (“La terre bleue” 1957) 30-40 mila.
Arte Contemporanea
VEN 11 – SAB 12 DICEMBRE 2020
Arte Moderna
SAB 12 DICEMBRE 2020
PRATO – Viale della Repubblica (Area Museo Pecci)
Tel. 0574 572400 – Fax 0574 574132