L’accordo includerebbe tutta la musica di Dylan, dalle sue prime composizioni al suo ultimo album, “Rough and Rowdy Ways”, uscito a giugno di quest’anno
“Che se ne fa uno, a 79 anni, con 300 milioni di dollari?”. Era questo uno dei commenti più frequenti, sui social network, divisi fra pragmatismo e indignazione. Del tipo “la poesia non si può vendere”. Qual era l’oggetto dell’interesse? La notizia rimbalzata da New York Times, secondo la quale Bob Dylan avrebbe siglato uno storico accordo con la Universal per la cessione dell’intero catalogo del musicista. In quello che potrebbe diventare il più grande acquisto di diritti nella storia dell’industria musicale. I dettagli ovviamente sono ancora riservati, ma il quotidiano newyorkese parla di una cifra che supererebbe i 300 milioni di dollari.
“Non è un segreto che l’arte di scrivere canzoni sia la chiave fondamentale per tutta la buona musica, né è un segreto che Bob sia uno dei più grandi“, ha affermato in una dichiarazione Lucian Grainge, CEO di Universal Music Group. Stiamo parlando di oltre seicento canzoni prodotte in quasi sei decenni di carriera, per un artista che come pochi altri è stato capace di penetrare profondamente la cultura popolare, fino a farsi icona per un determinato periodo storico.
Protagonista, peraltro, di un Premio Nobel per la letteratura, a lui assegnato – non senza lo stupore della critica e del pubblico – nel 2016. Dalle poche informazioni trapelate, pare che l’accordo sia stato formato direttamente con Dylan, e che includerebbe tutta la sua musica, dalle sue prime composizioni al suo ultimo album, “Rough and Rowdy Ways”, uscito a giugno di quest’anno.
https://www.universalmusic.com/
