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Asta di Stile Italiano e Design. Arredare la modernità

Nell’asta di Wannenes di Stile Italiano e Design (oggi, domani e venerdì) viene presentata un’ampia selezione di oggetti che rappresentano l’elite del disegno industriale italiano e internazionale del XX secolo

Il catalogo ‘Stile Italiano’ inaugura la tre giorni dedicata alle Arte Decorative e Design del XX secolo e offre un catalogo di oltre 400 lotti tra i quali spiccano dei classici come la Chaise longue mod. LC4 di Le Corbusier in metallo cromato, metallo smaltato, pelle imbottita, prodotta da Cassina negli anni ’70 e stimata 800 – 1.200 euro (lotto 644): il tavolo Mod. Reale di Carlo Mollino, in  legno laccato, cristallo molato, metallo cromato, riprodotto da Zanotta negli anni ’90, e presentato con una quotazione di 1.000 – 1.500 euro (lotto 681); e infine di Charles Renne Mackintosh, un divanetto ed una alzata in legno di rovere laccato, madreperla, tessuto imbottito, realizzato in Italia negli anni ’90 con una stima di 500 – 700 euro (lotto 643)

L’utilità che diviene bellezza è nel design un processo di sintesi tra l’idea del designer e le realtà produttive che sono capaci della sua realizzazione pratica. Nell’Italia autarchica degli anni ‘30 manifatture anonime ma di grande maestria, furono capaci di realizzare oggetti di essenziale eleganza con materiali umili che nulla toglievano all’intrinseca qualità formale del manufatto. Un esempio lo troviamo in una scrivania del 1936 in legno di faggio, alluminio, faesite e linoleum, che dimostra che quando il disegno industriale ha una armonia in sé, che le conferisce equilibrio e proporzione, i materiali divengono strumenti funzionali al risultato finale (lotto 641, stima 600 – 800 euro).

Gio Ponti a questo riguardo, in tutto il suo percorso di ricerca – che l’ha reso un maestro dell’architettura e del design italiano del XX secolo – è stato esempio di semplice sobrietà che univa, con superba leggiadria, purezza ed essenzialità, utilità e piacevolezza, tanto da renderlo intimamente italiano e assolutamente universale.  Una lampada da terra mod. 0024, in metallo cromato, cristallo molato, cristallo satinato, prodotta da Fontana Arte negli anni ’80 è stimata 800 – 1.200 euro (lotto 639), mentre un set di pentole con salsiera in metallo argentato prodotto dai Fratelli Calderoni negli anni ’40 circa, è quotato 600 – 800 euro (lotto 642).

Le due sessioni pomeridiane del 10 e 11 dicembre dedicate al Design offriranno il meglio per quanto riguarda l’illuminazione, le sedute e i mobili che il mercato di questo segmento possa offrire, a partire dai top lots del catalogo, ovvero la scrivania dirigenziale di Gio Ponti in legno di teck e ottone prodotta da Egidio Proserpio nel 1950 circa (lotto 79, stima 22.000 – 24.000 euro), e la lampada a sospensione mod. 1881 di Max Ingrand in ottone, vetro colorato, curvato e molato, alluminio verniciato, prodotta da Fontana Arte negli anni ’50, che parte da una quotazione di 7.000 – 9.000 euro (lotto 110).

Ma procediamo con ordine, a partire dall’illuminazione: sempre di Max Ingrand molto interessanti quattro lampade da parete – soffitto mod. 2319, in alluminio verniciato, ottone bronzato, cristallo molato a gemma, vetro stampato. Fontana Arte anni ’50, valutate 6.000 – 8.000 euro (lotto 180), e della stessa produzione ma degli anni ’60, la lampada a sospensione mod. 2220. Ottone ossidato acciaio, cristallo curvato e molato (lotto 198, stima 3.000 – 4.000 euro). Gino Sarfatti è presente con la lampada da terra mod. 1056, in marmo, ottone brunito, alluminio verniciato, perspex opalino. Produzione Arteluce 1948 (lotto 205, stima 4.000 – 6.000 euro), mentre di Pietro Chiesa la lampada da terra mod. Luminator di Fontana Arte anni ’50, in ottone verniciato e ghisa (lotto 65, stima 1.800 – 2.200 euro).

Per quanto riguarda le sedute di Gio Ponti sono da segnalare un divano e due poltrone, progettante nel 1950 per arredare la prima classe del transatlantico Augustus, paradigmatiche di un rigore concettuale dove stile e praticità si fondono in un oggetto unico nella sua splendida riproducibilità (lotti 40 e 41, entrambi stimati 4.000 – 6.000 euro), e di Ico Parisi il divano mod. 812 prodotto da Cassina nel 1954 circa, in metallo smaltato e  tessuto imbottito (lotto 35, stima 6.000 – 8.000 euro).

Infine, per  quanto riguarda i mobili, spiccano per una originalità  senza tempo il mobile bar di Paolo Buffa degli anni ’50 in legno di noce, ottone, cristallo colorato (lotto 102, stima 800 – 1.200 euro), e di Aldo Rossi l’armadio della serie Isola D’Elba, in legno di faggio, legno laccato ottone, prodotto da Longoni negli anni ’80 (lotto 582, stima 3.000 – 4.000 euro).

 

STILE ITALIANO | 9 dicembre 2020

DESIGN | 10 – 11 dicembre 2020

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