Print Friendly and PDF

Crudo e seducente: il nuovo polittico di Daniele Galliano, a Milano

Daniele Galliano, Untitled, 2020, olio su tavola, polittico cm 13x10 / 15x10 / 21x15 / 22x12 / 22x17
Daniele Galliano, Untitled, 2020, olio su tavola, polittico cm 13×10 / 15×10 / 21×15 / 22×12 / 22×17

Il progetto waw! 1/work 1/artist 1/week di Federico Rui Arte si arricchisce di un nuovo capitolo: Untitled di Daniele Galliano.

Non è tempo di inaugurazioni, non è tempo di incontri. Non è sicuramente il tempo dell’arte e della cultura, fortemente colpiti dalle restrizioni a cui la pandemia ci costringe. Nella febbre scatenata dalla mancanza di una consueta fruizione artistica, moltre gallerie e istituzioni hanno fatto ricorso a iniziative e piattaforme virtuali. Un tentativo legittimo e talvolta riuscito, che ha però condotto l’osservatore a un sovraccarico di stimoli visivi, sommergendolo di proposte simili e spesso retoriche.

Per questa ragione Federico Rui Arte ha ideato waw! 1/work 1/artist 1/week, mostra in fieri che dal 6 ottobre propone un’opera a settimana di un artista sempre differente. Ogni martedì viene svelato un lavoro di un artista, visitabile per una settimana sia in galleria che online. Un’iniziativa utile a riappropriarci del tempo – di concentrarci con calma su una singola opera – e dello spazio – dove entrare in contatto diretto con essa.

Il solco è quello della pittura. Così dopo il Puzzle cromatico di Luca Moscariello e le nuvole incombenti di Barbara Nahmad (Oltremare, 2019), è il momento di Daniele Galliano.

Il polittico Untitled (olio su tavola, 2020) condensa molti aspetti della poetica dell’artista. Daniele Galliano (1994) lavora in bilico tra la precisione fotografica e l’imperfetta emozionalità della pittura. Il risultato è un realismo mai eccessivo e molto evocativo, capace di trarre ispirazione dalle fonti più disparate: la città, i party, le folle, le case di ringhiera, le donne.

Anche in questo caso Galliano ha realizzato un’opera controversa, cruda, intima eppure disturbante. L’immagine di una donna seminuda, adagiata sul letto, è scomposta in 5 tele di dimensioni differenti. Sembrano dei frame, immagini cristallizzate di una scena convulsa, di cui non conosciamo il prima e il poi, ma solo questi fugaci scatti.

A fare chiarezza sugli intenti dell’opera, ci pensa lo stesso Daniele Galliano:

Capisco che certi soggetti possono anche disturbare, come le scene di sesso. Ma la mia intenzione non è provocare o disturbare chi guarda l’opera. Per me questi dipinti rappresentano l’occasione di vedere la luce che si riflette sui corpi. Le forme creano un equilibrio magico. Mi piace il nudo, mi piace la figura umana. Inizialmente per dipingere queste scene cercavo i miei modelli sulle riviste, tra le foto che mi passavano sotto gli occhi. La pornografia mi dava modo di vedere corpi, la bellezza dei corpi. Nel porno c’è tanta bellezza dei corpi.

 

Dalla conversazione con Arturo Schwarz pubblicata nella monografia edita da Skira

Qui tutte le opere che hanno preso parte a waw! 1/work 1/artist 1/week.

Commenta con Facebook