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Photo Days. Due mesi di fotografia per rianimare l’inverno parigino

Harry GRUYAERT A lounge of Roissy airport, Paris France, 2010 © Harry Gruyaert, courtesy Magnum Photos
Harry GRUYAERT, A lounge of Roissy airport, Paris France, 2010 © Harry Gruyaert, courtesy Magnum Photos

Per sopperire al vuoto di questo autunno/inverno 2020, a Parigi c’è un nuovo rendez-vous da non perdere: Photo Days, un viaggio tra le gallerie che si occupano di fotografia, fino al 6 febbraio 2021.

Dalla fotografia storica alla giovane creazione francese e internazionale, dall’impegno femminista al viaggio interiore, dalla fotografia di reportage a quella costruita in studio. E ancora, la moda, il nudo, il paesaggio, l’assurdità del mondo reale e la poeticità di quello sognato. Tra esposizioni monografiche e collettive, l’iniziativa Photo Days propone un viaggio nella fotografia da una riva all’altra della Seine. In un contesto sanitario complicato, che genera una prolungata incertezza del settore culturale, la curatrice Emmanuelle de l’Ecotais ha dato voce a uno spirito solidale diffuso: i luoghi della città dedicati alla fotografia dialogano tra loro, rianimando la scena artistica in un periodo buio come questo.

Hiroshi SUGIMOTO, Original Forest in Northern Pennsylvania, 1980, courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery

Tra le mostre in corso c’è, ad esempio, An Eclipse of Moths di Gregory Crewdson, alla Galerie Templon: tra le figure più influenti della fotografia americana contemporanea, l’artista si nutre della messa in scena per criticare l’American Dream. La Librairie Marian Goodman ospita una mostra dedicata a Hiroshi Sugimoto, che unisce i due progetti Dioramas e Gates of paradise: l’artista giapponese è noto per il suo rigore nel riprodurre stampe minuziose in bianco e nero, che realizza con una tecnica sofisticata. O ancora, La Fab, che ha potuto riaprire solo in parte, presenta This is England di The Anonymous project e New Normal di Massimo Vitali, in cui lo sguardo del fotografo si posa sulle spiagge dopo il periodo di confinamento primaverile.

© The Anonymous Project

Per conoscere tutto il programma: https://photodays.paris

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