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Altorilievi di Enrico Castellani per la prima volta nel Regno Unito. L’anteprima della mostra

Castellani | Sculpture, i​nstallation view, Lévy Gorvy at 40 Albemarle Street, London, 2020. Photo Stephen White & Co Castellani | Sculpture, i​nstallation view, Lévy Gorvy at 40 Albemarle Street, London, 2020. Photo Stephen White & Co
Castellani | Sculpture, i​nstallation view, Lévy Gorvy at 40 Albemarle Street, London, 2020. Photo Stephen White & Co
Castellani | Sculpture, i​nstallation view, Lévy Gorvy at 40 Albemarle Street, London, 2020. Photo Stephen White & Co

La Fondazione Enrico Castellani e Lévy Gorvy annunciano la mostra Castellani | Sculpture, occasione che prevede la presentazione di una serie di altorilievi in alluminio che, per la prima volta, verranno esposti nel Regno Unito. Alcune delle sculture da parete sono visibili in anteprima al 40 di Albemarle Street, in attesa dell’apertura della rassegna prevista per il 15 gennaio 2021 nella sede al 22 di Old Bond Street (Londra).

Completati nel 2006, i lavori suggeriscono collegamenti evidenti con i primi esperimenti dell’artista (Castelmassa, 1930 – Viterbo, 2017) concepiti impiegando materiali metallici e confermano la sua abilità nello spingersi ai confini dello spazio. Dall’inizio degli anni Sessanta ha sperimentato per piccoli gruppi di opere: acciaio, ottone, zinco, bronzo, piombo oltre ad altri materiali plastici o duttili, in grado a loro volta, di essere modellati.

Il catalizzatore di questa serie di rilievi in alluminio è stato il costante interesse per le superfici specchianti, argentate, cromate o metallizzate, così, sebbene ingannevolmente non lontane dai suoi dipinti, queste sculture a parete, con un peso compreso tra 20 e 350 kg, hanno una presenza che le allontana decisamente dalle tele. Viste insieme, mettono in luce la radicalità dell’approccio con la superficie, una possibile idea di modulo e tutte le sue eventuali, inesauribili declinazioni.

I punti salienti della mostra comprendono Superficie argento del 2006, un’opera emblematica, costituita da nove pannelli, che sottolinea la costante attenzione per lo spazio. Spazio in quanto contenuto e contenitore. Spazio nel quale queste opere recenti dialogano e si confrontano con pezzi storici, come per esempio Asse di equilibrio del 1973, che a loro volta incarnano la forza dell’indagine di Castellani e la sua ambizione di stabilire un metodo efficace, verificabile e valido, un potente linguaggio che, ancora oggi, influenza e forma le nuove generazioni.

Informazioni utili

fondazioneenricocastellani.it

levygorvy.com

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