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Art Shay in una mostra virtuale: la bellezza della quotidianità e il lato sconosciuto della celebrità

Cassius Clay, ovvero Muhammad Ali, 1961 ©ArtShay
Cassius Clay, ovvero Mohamed Ali, 1961 ©ArtShay

Fino al 2 febbraio 2021, la Wizard Gallery di Londra, in collaborazione con la milanese FL Gallery, presenta una online exhibition di immagini firmate Art Shay (New York 1922 – Illinois 2018), visibile in ogni momento sul sito web della galleria.

Per oltre 70 anni, il fotografo documenta la sua vita e quella di altri milioni di americani. Nato e cresciuto nel Bronx, si era arruola nell’esercito degli U.S.A. durante la Seconda guerra mondiale. Al suo ritorno, Shay inizia a lavorare per la rivista Life come scrittore, diventando poi fotografo per vari magazines di Chicago, dove nel frattempo si trasferisce.

In più di 1500 commissioni da parte di Life, Time, Look, Sports Illustrated e Fortune, l’artista ritrae nove presidenti tra cui John F. Kennedy, assieme ad altre figure riconosciute a livello mondiale, quali Marlon Brando, Muhammad Ali, Frank Sinatra ed Elisabeth Taylor.

Tha Pause That Refreshes, 1955 ©ArtShay

Accanto a questi lavori, l’artista rappresenta anche la vita quotidiana della metà del secolo scorso in America che acquisisce, attraverso l’obiettivo della sua fotocamera, pari importanza rispetto a quella di attori e personaggi politici. Le sue fotografie sono entrate a far parte di importanti collezioni come quelle della National Portrait Gallery e dell’Art Institute of Chicago.

Durante la sua carriera, Shay scrive articoli per giornali, varie pièces teatrali, e pubblica più di 75 libri con vari soggetti e per vari pubblici: per bambini, sullo sport e volumi di fotografia. Tra gli altri, pubblica What It’s Like to Be A… (Com’è essere un/una…): una serie di libri che raccontano varie professioni, tra cui quella di dottore, pompiere, pilota, poliziotto, insegnante, musicista ecc.

Smoking Dog, 1971 ©Art Shay

In un’altra produzione seriale, What Happens…, Shay illustra cosa succede allo zoo, alla stazione di servizio, alla redazione di un giornale, dal veterinario, in un grattacielo ecc. Nel 2000, viene pubblicata la sua autobiografia Album for an Age: Unconventional Words and Pitctures from the 20th Century, la quale raccoglie i testi e le fotografie più significativi del suo percorso.

Il 2007 vede la sua prima grande retrospettiva di immagini in bianco e nero, presso il Chicago History Museum, The essential Art Shay: Selected Photographs. Seven Stories Press pubblica l’ultimo libro di Shay nel 2015, intitolato My Florence, che documenta la sua vita con la moglie Florence.

Il fondatore della catena McDonald’s, Ray Kroc, 1966 ©Art Shay

L’esposizione di FL Gallery , in versione virtuale come tante altre in questo periodo, di FL Gallery comprende 18 scatti di Shay in bianco e nero. Questi mostrano l’America tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso. Navigando a schermo intero nella stanza digitale, è possibile guardare immagini come quella di un Capo Sioux che parla a Kennedy, quella di Cassius Clay, quella del musicista Buddy Boy e quella del fondatore della catena McDonald’s.

Fotografie di persone comuni fanno eco a queste ultime. Shay cattura emozioni, stati d’animo e situazioni che, seppure difficilmente descrivibili a parole, ognuno di noi condivide e ha provato nella propria vita: tra le altre, The Pause that Refreshes, Brando and the Family Dog, ma anche Ice Man.

Panoramica della mostra virtuale Art Shay Selected Works

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