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Giovanni Frangi legge Lorenzo Lotto in un polittico contemporaneo. A Lecco in scena qualcosa di più che una mostra, intervista

Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria, 1522 olio su tela, 74 x 68 cm, firmato in basso a destra: Laurentius Lotus 1522 collezione privata
Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria, 1522 olio su tela, 74 x 68 cm, firmato in basso a destra: Laurentius Lotus 1522, collezione privata
Dialoghi tra secoli, capolavori a confronto. Da appena si potrà aprire (si spera il 15 gennaio 2021) fino al prossimo 6 aprile, Palazzo delle Paure di Lecco ospita la mostra “Lotto. L’inquietudine della realtà: lo sguardo di Giovanni Frangi”, a cura di Giovanni Valagussa. Accanto alla meravigliosa opera in collezione privata di Lorenzo Lotto “Madonna con Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria” (firmata e datata 1522), viene presentata la serie di Esercizi di lettura appositamente realizzata da Giovanni Frangi (1959) in un corpo a corpo con l’errante e inquieto genio veneziano. Dialogo che oltreché sulla tela vedrà compiersi nel prezioso docu-film di Francesco Invernizzi, realizzato ad hoc per l’esposizione. Aspettando la fatidica data di riapertura fisica della mostra e dei musei tutti, condividiamo il ricco sito internet (www.capolavoroperlecco.it) dedicato all’iniziativa.

Sette atti narrati attraverso due cardini: lo scoiattolo, la ruota dentata di Santa Caterina. Dettagli baricentro dell’Esercizio di Pittura di Giovanni Frangi sulle corde di Lorenzo Lotto e sulle diagonali che tracciano la bellissima Madonna con Bambino in mostra. Sulle sue note squillanti e antiretoriche liquefatte in una lunga composizione contemporanea che ne tempera la brillantezza stemperando le certezze odierne. Lettura concepita in un armonico polittico di sette parti, in un dialogo mesto e sincero che rileva il capolavoro “antico” senza sfidarlo ed esserne sopraffatto. Una silenziosa e intelligente rilettura disciolta nella “sfida” (questa sì) alla figura, inusuale e inconsueta per Frangi. Ma la duttilità del segno e della forma prima (vedi l’Urpflanze e il lavoro su Goethe) della Natura si adatta mutevole senza confini, accompagnando la complessa e inquieta potenza-presenza di Lotto in una sintesi che eccede la pratica artistica coinvolgendo nel suo senso più ampio la comunità, la sua umanità, e infonde speranza e un briciolo di senso. Come solo l’arte è in grado di fare.

Ti immagino davanti all’opera di Lorenzo Lotto, ti vedo a scrutarla per elaborarne il dialogo da intraprendere. Qual è stato il principale “problema” da risolvere, sia concettuale che formale?

Lo stato di conservazione del quadro di Lorenzo Lotto è abbastanza eccezionale, pensa che è stato dipinto proprio cinquecento anni fa. I colori sono nitidi, brillanti, hanno un’intensità sorprendente. Sembra quasi che abbiano una luce interna. Vedendolo dal vero all’inizio di settembre nel Castello di Mezzate con Giovanni Valagussa e gli amici di Lecco è stato per questa storia fondamentale. Mi sono reso conto che poteva essere una strada da percorrere quella di concentrarsi solo su dei dettagli dell’opera. Cosi ho cominciato a lavorare, con delle foto e con dei disegni, sull’immagine della ruota dentata di Santa Caterina e dello scoiattolo che è dipinto poco sopra. In quella zona il colore vibra ed è proprio vero quello che aveva scritto Anna Banti che è “quel tenero avvampato segreto del pennello lottesco”. Dovevo cercare di portare, attraverso un uso senza controllo del colore, Lotto dalla mia parte.

Gli Esercizi di Lettura di Giovanni Frangi
Gli Esercizi di Lettura di Giovanni Frangi

Guardare un dipinto antico e filtrarlo, raccontarlo in un’opera contemporanea. Cosa significa? Come ci si pone e dispone davanti alla tela? Come si fa a non essere schiacciati da un gigante del genere?

Non è facile ma questo esperimento che alla fine ho deciso di intitolare Esercizio di lettura è stato per me un tentativo di capire come un dipinto del passato possa essere vicino a noi. In che modo possa dialogare. Era questo il senso della mostra. Infatti l’arte è sempre contemporanea, perché vive e cambia col nostro sguardo, ad esempio, come noi oggi guardiamo un dipinto di Picasso è certamente differente dal modo in cui lo guardavano nel momento in cui lui lo dipingeva. E sarà diverso come lo guarderanno tra cinquant’anni. Mille fattori intervengono, ci condizionano al di là di quanto noi ce ne possiamo rendere conto. In effetti per me è stato proprio una prova con me stesso, un esercizio. Non avevo mai trovato un titolo più adatto. Forse si può anche ripetere questo esercizio, se ci fosse l’occasione ad esempio lo farei con le incisioni di Durer, oppure coi quadri dei caprioli nei boschi di Courbet. Per il momento sto ancora con Lotto, che con quella sua misteriosa energia che sentiamo cosi vicina a noi, forse anche per la sua vita inquieta, o per la sua fine solitaria a Loreto ma che certamente ancora ha molte cose da dirci.

Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L’inquietudine della realtà
Gli Esercizi di Lettura di Giovanni Frangi
Gli Esercizi di Lettura di Giovanni Frangi

Da che dettaglio, elemento, sei partito per concepire la tua narrazione in sette atti, il tuo Esercizio di Lettura?

Mi sono concentrato sul particolare dello scoiattolo, poi anche delle sue zampe che sembrano quasi dei rametti nervosi e della ruota dentata. Lo sapevi che lo scoiattolo anticipa i disastri e si nasconde nel bosco? Per questo motivo Gesù lo guarda spaventato, come se l’animale intuisse la sua fine tragica. Lavorando poi su una serie di lavori con delle tele colorate cucite tra loro e poi bagnate dalla candeggina e con delle carte intelate in parte coperte da delle plastiche trasparenti, ho pensato che fosse una buona idea presentarle insieme e dare in questo modo il senso di avvicinamento al quadro del Lotto. La mostra si è fatta così da sola. Dunque non un mio quadro di fronte a un capolavoro, come avevo pensato all’inizio, ma una serie di sette lavori di formati diversi esposti a forma di ferro di cavallo, quasi un polittico, in cui alcune immagini simili tra loro si rimbalzano una con l’altra. Del resto l’idea del ciclo e della ripetizione di un soggetto è una necessità del mio lavoro.

Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L’inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L’inquietudine della realtà

Il tuo campo d’azione è concentrato prevalentemente sulla natura e la sua forma, le sue forme, nel suo divenire e nella propagazione di quelle matrici segniche con cui costruisci le tue opere. Per questa occasione sei uscito dai tuoi “confini” per confrontarti con delle “figure” e rileggerle. Com’è stato?

Da sempre ho pensato che per un artista sia meglio definire il proprio campo d’azione. Io ho impiegato un po’ di tempo a capirlo ma certamente da ormai molti anni mi sono concentrato sul mondo della natura. Qui sono uscito fuori. Allora vuol dire che forse è un bene giocare in trasferta, prendendosi qualche rischio di un goal in contropiede. Alla fine come ha detto bene recentemente Cattelan in un’intervista su Glamour per i suoi sessant’anni: “Abbiamo sempre qualcosa da imparare, saremo allievi per sempre”.

Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L’inquietudine della realtà

320 ragazzi delle scuole superiori coinvolti, crowfunding comunitario, la mobilitazione una città intera: dalla sostenibilità alla curatela in senso ampio del termine. Ancora di più in momenti del genere, l’arte ha il compito di coinvolgere una comunità, avvicinare anime differenti, infondere serenità (come lo scorso anno fece il “Tintoretto rivelato” sempre a Palazzo delle Paure). Qual è l’importanza di un’iniziativa del genere, molto più che una mostra…

Questa iniziativa nasce proprio dal successo ottenuto l’anno scorso dalla mostra realizzata con un solo quadro di Tintoretto, l’Annunciazione del Doge Grimani, sempre a Lecco al Museo civico del Palazzo delle Paure, delle paure perché era il luogo dove si pagavano le tasse… come vedi il tempo passa ma la storia è sempre la stessa. L’anno scorso 22 mila visitatori hanno visitato la mostra, calcola che Lecco ha 50 mila abitanti. Quest’anno è chiaro che tutto sarà diverso, ma sembra che dopo il 15 gennaio i musei forse potranno riaprire. Noi lo speriamo con la convinzione che il controllo del pubblico sarà certamente possibile. Poi, scusa sono aperte le gallerie e chiusi i musei? Per il momento è stata fatta un’apertura online. Comunque c’è alle spalle un’organizzazione molto forte, quasi svizzera, con un profilo anche rivolto alla didattica, con un legame con gli studenti, con le scuole, pensa che ben 315 studenti dei licei della zona si sono offerti per fare le guide durante l’apertura. Molte persone di provenienza diversa si sono trovate a lavorare insieme, e ognuno ha saputo trasmettere a tutti quell’energia necessaria. Con a capo Don Milani, prevosto di Lecco, un uomo con una vitalità abbastanza eccezionale.

Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L’inquietudine della realtà

Bilanci, riflessioni, previsioni, partendo proprio dal titolo della mostra “L’inquietudine della realtà”. Qualcosa cambierà? Il sistema dell’arte e il suo mercato, spesso asservito a logiche finanziarie e speculative, si metteranno in discussione?

Questa può essere considerata una risposta a un sistema dell’arte che oggi mi sembra troppo asservito a una strategia chiusa in se stessa. Bisogna imparare a guardare fuori dalla torre. Tu pensi che finita questa brutta storia della pandemia tutto tornerà come prima? Io non credo. L’economia è certamente fondamentale anche per un progetto come questo che ha saputo trovare le risorse in diversi soggetti. Alla base comunque c’è una idea forte, una riflessione sul passato, come un quadro del Rinascimento può essere utile per cercare di capire quello che ci sta intorno. Ci fa capire quanto il dialogo possa essere importante. Io non ho mai fatto così tanti incontri per una mostra su zoom o sulle piattaforme del caso per provare a spiegare alla fine questi concetti. Siamo obbligati a metterci in discussione. Spesso nell’arte le crisi possono essere dei punti di partenza.

Giovanni Frangi
Giovanni Frangi
Lotto, Frangi. L'inquietudine della realtà
Lotto, Frangi. L’inquietudine della realtà
Gli Esercizi di Lettura di Giovanni Frangi
Gli Esercizi di Lettura di Giovanni Frangi

 

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