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Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto e Giacomo Ceruti. Ecco i nuovi capolavori di Brescia Capitale della Cultura

Lorenzo Lotto, Ritratto di uomo con rosario, dett., 1524-1525, Nivaagaards Malerisamling, Niva, Danimarca

 

Lorenzo Lotto, Ritratto di uomo con rosario, dett., 1524-1525, Nivaagaards Malerisamling, Nivå, Danimarca

Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto, e Domenico Ghidoni. Opere d’arte che dialogheranno nei prossimi mesi con la ricca collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo, che acquisisce inoltre una nuova opera di Giacomo Ceruti in vista del 2023, anno in cui Brescia assumerà il titolo di Capitale della Cultura.

Inaugura le celebrazioni il rinnovato progetto Pinacoteca Tosio Martinengo Andata e Ritorno, che prevede lo scambio di capolavori tra istituzioni museali di rilievo. Appuntamento periodico che dal 2019 ha concesso al pubblico di ammirare in pinacoteca opere di Perugino, Franceschetti, Basiletti, Appiani, Moretto, Licinio e  Velázquez, che inserite nel percorso espositivo offrono l’opportunità di instaurare un inedito dialogo con la collezione permanente del museo. Dal mese di novembre 2022, anticipazione degli eventi previsti in occasione di Brescia Capitale della Cultura, la pinacoteca accoglie tre nuovi eccezionali capolavori:

VINCENZO FOPPA: SAN GIOVANNI BATTISTA E SANTO STEFANO

Fino al 5 febbraio 2023 approdano nella collezione due tavole di Vincenzo Foppa raffiguranti rispettivamente un San Giovanni Battista e un Santo Stefano. Le tempere, parte di un ignoto polittico e provenienti dalla Collezione BPER Banca, sono celebri per la loro prima presentazione al pubblico avvenuta nel 1939 in occasione della monumentale mostra La pittura bresciana del rinascimento. Il prestito, che sostituisce in pinacoteca lo Stendardo di Orzinuovi, manifesto pittorico di Foppa momentaneamente esposto a Montichiari, rappresenta un’occasione  irripetibile per operare confronti con la produzione del maestro bresciano presente in pinacoteca, tra cui la celebre Pala dei Mercanti, alla quale sono affiancati i Santi Giovanni e Stefano, in un dialogo stringente. I raffronti stilistici che emergono dal provvisorio allestimento testimoniano l’ormai consolidata analogia cronologica: il linguaggio di Foppa è maturo, ormai emancipato dalla prima maniera quattrocentesca, manifesta le innovazioni luministiche che nella loro inquietudine segneranno in maniera inequivocabile il pieno Cinquecento bresciano.

Vincenzo Foppa, San Giovanni Battista e Santo Stefano, 1510 ca., Collezione BPER Banca

LORENZO LOTTO: RITRATTO DI UOMO CON ROSARIO

Fino al 18 giugno 2023 sarà invece presente in pinacoteca l’enigmatico Ritratto di uomo con rosario, capolavoro di Lorenzo Lotto in prestito dalla Nivaagaards Malerisamling di Nivã, in Danimarca. Tradizionalmente legato ad Hans Holbein il Giovane per gli evidenti influssi nordici, il dipinto fu per la prima volta riconosciuto come opera lottesca da Giovanni Morelli nel 1875. Opera emblematica della tarda produzione bergamasca del maestro veneto, che manifesta una solennità magniloquente maggiormente vicina a Tiziano, la tela è momentaneamente collocata nella sala dei ritratti del Cinquecento, in dialogo con le opere di Savoldo, Romanino, Moretto e Moroni. In cambio la Pinacoteca Tosio Martinengo ha concesso al museo danese due straordinarie opere delle sorelle Anguissola, protagoniste nella prima mostra in Scandinavia dedicata a Sofonisba.

Lorenzo Lotto, Ritratto di uomo con rosario, 1524-1525, Nivaagaards Malerisamling, Niva, Danimarca

L’ingresso della pinacoteca sarà invece presidiato, fino al 26 febbraio 2023, dalle monumentali sculture dei due Leoni abbozzati nel 1889 da Davide Lombardi su modello di  Domenico Ghidoni, provenienti dalla Fondazione Ugo da Como di Lonato del Garda. Ideati nel contesto della progettazione di Porta Stazione, l’attuale Piazza Repubblica di Brescia, i Leoni incompiuti sono restituiti per la prima volta alla città, in un rinnovato dialogo con il monumento dedicato a Moretto nella Piazza realizzato dallo stesso Ghidoni.

Domenico Ghidoni, Leoni, Fondazione Ugo da Como, Lonato del Garda

Agli eccezionali prestiti si aggiunge una nuova straordinaria acquisizione: il Pitocco Seduto di Giacomo Ceruti entra definitivamente nella collezione del museo.

In attesa della grande mostra per Brescia Capitale della Cultura 2023, il Pitocco seduto di Giacomo Ceruti, proveniente da una collezione privata cittadina, è stato donato alle raccolte civiche, dove si inserisce nella ricca selezione di lavori del maestro settecentesco, uno dei nuclei più consistenti della produzione dell’artista. Il dipinto, databile agli anni finali del soggiorno bresciano di Ceruti, tra il 1730 e il 1735, è stilisticamente riferibile al Ciclo di Padernello, celebre serie di dipinti a tema pauperistico del maestro lombardo, e analogo nella soluzione compositiva all’Incontro nel bosco, uno dei pezzi di Padernello presente in Pinacoteca.

La storia espositiva del capolavoro di Ceruti è singolare: attribuito alla mano dell’artista dallo storico dell’arte Giuseppe Delogu nel 1931, il dipinto fu esposto nel 1935 in occasione dell’esposizione Pittura a Brescia nel Seicento e Settecento, curata da Emma Calabi e successivamente nel 1953, per la celeberrima mostra di Roberto Longhi sui Pittori della Realtà. Fu proprio Longhi a determinarne la fortuna critica, conseguente alla riscoperta dell’artista, considerato erede del realismo lombardo sviluppatosi attorno le monumentali figure di artisti quali Moretto, Moroni, Lotto, Savoldo e Caravaggio.

Dopo quasi settant’anni il capolavoro di Ceruti torna oggi ad essere visibile al grande pubblico, in dialogo con la coeva produzione bresciana del maestro. Ospitata nella Sala XII del museo, la tela sostituisce provvisoriamente la Lavandaia,  attualmente in prestito a Roma, in occasione della mostra Pier Paolo Pasolini, Tutto è Santo – Il corpo veggente, in programma alle Gallerie Nazionali di Arte Antica fino al 12 febbraio 2023. Dal 14 febbraio al 28 maggio 2023 il Pitocco Seduto prenderà parte all’esposizione Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento, a cura di Francesco Frangi, Alessandro Morandotti, Roberta D’Adda: un evento celebrativo sulla figura di una personalità artistica singolare, che prevede una coproduzione della Fondazione Brescia Musei e del Getty Center di Los Angeles, dove dal 18 luglio 2023 verrà riallestita la mostra bresciana su Giacomo Ceruti.

Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Pitocco seduto, 1730-1735 ca., Deposito da collezione privata

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