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La clamorosa “scoperta” del Termopolio a Pompei? Era già stata scoperta nel 2019

Affreschi che decoravano il bancone Immagine © Parco Archeologico Pompei Affreschi che decoravano il bancone, già scoperti nel 2019 Immagine © Parco Archeologico Pompei
Affreschi che decoravano il bancone Immagine © Parco Archeologico Pompei
Affreschi che decoravano il bancone, già scoperti nel 2019 – immagine © Parco Archeologico Pompei

Le nuove scoperte comunicate con grande clamore mediatico sono in realtà soltanto il perfezionamento di scavi già annunciati lo scorso anno a Pompei

Chi di lavoro fa il professionista dell’informazione, ma anche i lettori più attenti, sa bene che una notizia può essere data con modalità e inflessioni diverse, ottenendo risultati spesso molto distanti. Per venire all’attualità: se il Mibact avesse comunicato che a Pompei si è giunti alla conclusione di una campagna di scavi già in corso da oltre un anno, pur con risultati notevoli, della cosa si sarebbe occupata soltanto certa stampa specialistica. Se invece si inviano comunicati dove il ministro grida “Scoperta straordinaria, riaffiora intatto il Termopolio della Regio V”, l’attenzione è garantita. E infatti, mentre scriviamo le immagini sono già passate in tutti i telegiornali, e in posizioni di rilievo nei siti di informazione.

Ma questa è pessima informazione, purtroppo. Forse necessaria, ci permettiamo di malignare, ad un governo in caduta libera di consenso nel Paese. Pessima informazione che confida nella superficialità dei giornalisti, che – quasi sempre, anche quelli di altri popolari siti di informazione artistica – si guardano bene dal verificare le comunicazioni. E nella mente corta dei lettori, ma questo ovviamente è un peccato veniale. Del resto, bastano le parole – decisamente più sincere – del sempre ottimo Massimo Osanna, Direttore Generale ad interim del Parco archeologico di Pompei, per ridimensionare gli entusiasmi di Franceschini. Parole che confermano che l’impianto commerciale dove è riaffiorato il Termopolio era stato già indagato, anche se solo in parte, nel 2019, durante gli interventi del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici. “Alle analisi già effettuate in situ a Pompei saranno affiancate ulteriori a analisi chimiche in laboratorio per comprendere i contenuti dei dolia (contenitori in terracotta)”, precisa Osanna.

 

Veduta complessiva del Termopolio del Regio V © luigi spina
Veduta complessiva del Termopolio del Regio V © luigi spina

Per entrare nel merito della “scoperta”, quindi, intanto vi rimandiamo all’articolo che anche noi si ArtsLife pubblicammo a marzo dello scorso anno. Dove peraltro compaiono alcune immagini che oggi vengono allegate alla nuova comunicazione. Come “l’immagine di una ninfa marina a cavallo”, che oggi viene data come qualcosa che “riaffiora”. Come anticipato, l’unica verità è che ci sono effettivamente stati dei progressi negli scavi, con risultati interessanti. Su tutto, il ritrovamento nei recipienti del Termopolio di tracce di alimenti che venivano venduti in strada. Era infatti abitudine dei pompeiani quella di consumare all’aperto cibi e bevande calde. Gli specialisti del Parco archeologico di Pompei stanno già studiando il materiale per verificare quanto questa scoperta possa ampliare le conoscenze sulle abitudini alimentari di età romana.

Serve una conferma del piccolo inganno? Domani, 27 dicembre, in prima serata su RaiDue, andrà in onda il docu-film Pompei Ultima Scoperta, “che ricostruisce, grazie a una dettagliata fiction, le circostanze e gli ultimi momenti di vita delle vittime ritrovate durante i recentissimi scavi”. E nella trasmissione – recita un apposito comunicato – “per la prima volta verranno mostrate al grande pubblico le immagini del Thermopolium appena tornato alla luce quasi intatto, di fatto una bottega di alimentari con smercio di street food”. Domanda: se il Thermopolium viene “venduto” oggi come una clamorosa scoperta, come è possibile trovarne le immagini in un documentario che certamente ha richiesto mesi di produzione?

http://pompeiisites.org/

 

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