Le stelle nascenti delle aste diurne. Sette artisti emergenti che hanno conquistato le day sales di quest’anno da Christie’s, Sotheby’s e Phillips.
Il 2020 sta per finire, ma l’incertezza che lo ha caratterizzato non sparirà certo con il rintocco della mezzanotte del 31 dicembre. I cambiamenti e le novità che -volenti o nolenti- abbiamo dovuto introdurre nelle nostre vite quest’anno continueranno a susseguirsi nei prossimi mesi, nel mondo dell’arte così come in tutti gli altri settori.
Ma se è indubbio che le difficoltà siano state tante, è pur vero che le case d’aste sono riuscite ad adattarsi alla situazione in modo veloce ed efficace. Le aste online sono cresciute esponenzialmente, così come le private sales.
In questo quadro di cambiamenti, ad essere rimaste relativamente immutate sono le aste diurne, che pur essendosi spostate online si confermano come un luogo privilegiato dove scoprire le stelle nascenti del mercato. Non è raro infatti che opere di artisti semi-sconosciuti vengano battute a cifre significative, spesso superando la propria stima più alta.
Ecco una selezioni di artisti emergenti che hanno fatto parlare di sé nelle sessioni dell’ultimo anno, e che potrebbero comparire nelle evening sales prima di quanto ci si aspetti.
Christie’s
Tre i “giovani” record ottenuti da Christie’s, tutti realizzati all’inizio di questo mese. Il primo è stato quello di Ayako Rokkaku, che lo scorso 2 dicembre ha trionfato a Hong Kong con Untitled (2012), venduto per $306,000 a fronte di una stima di $100 – 150,000. L’artista, pur non essendo ancora arrivata all’attenzione del mercato occidentale, ha già fatto parlare di sé in Asia nel 2003, quando, a soli 21 anni, ha vinto lo Scout Prize di Geisei, la fiera di Tokyo creata da Takashi Murakami. L’apprezzamento per i suoi grandi dipinti in stile manga è tale che, pochi giorni dopo la vendita di Christie’s, il record è stato battuto da The Sisters, opera venduta per $416,000 dalla casa d’aste taiwanese Ravenel.
Seguono poi le performance di due artisti le cui opere sono andate all’incanto a New York il 3 dicembre. Salman Toor, la cui prima personale è stata inaugurata il mese scorso al Whitney Museum, ha raggiunto la cifra di $822,000 per il suo Rooftop Party With Ghosts 1 (2015), stimato $100 – 150,000. Un successo che arriva di pari passo con l’inizio della collaborazione con la galleria Luhring Augustine.
Ultimo ma non ultimo, va segnalato il successo di Joel Mesler, il cui ritorno alla pittura dopo una carriera come gallerista lo ha premiato con la vendita di Untitled (One Day at a Time) (2018) per la cifra di $87,500 (a fronte di una stima di $20 – 30,000).
Sotheby’s
È Bernard Frize la “star” di Sotheby’s, protagonista dell’asta parigina tenutasi lo scorso 11 dicembre con Néoco (2004), partito da una stima di $49 – 73,000 per raggiungere poi $198,000. Conosciuto più per le esposizioni in gallerie (come quelle da Perrotin) che per le apparizioni in asta, Frize aveva però fatto parlare di sé a inizio mese, quando un suo dipinto era stato venduto da Phillip’s Hong Kong per $276,000. Dimostrazione di come, nonostante l’età (66 anni compiuti), non sia mai troppo tardi per risvegliare l’interesse del mercato.
Phillip’s
L’asta newyorkese dell’8 dicembre ha fatto da trampolino di lancio per tre artisti le cui aggiudicazioni hanno superato -di molto- anche le più rosee aspettative. Tuckt, realizzato nel 2016 da Christina Quarles è stato venduto per $655,200, più di sei volte la stima di $70 – 100,000. Nel 2017, a distanza di solo un anno dal suo diploma, Quarles si era trovata a esporre un gruppo di sue opere accanto a quelle di Jeff Koons, in occasione dell’annuale show organizzato da Larry Gagosian a Miami. Un indicatore abbastanza eloquente della bravura della giovane artista americana.
Successo anche per la prima apparizione di asta di Alex Gardner, che ha raggiunto $170,000 (stima $20 – 30,000) con Moment (2018), opera proveniente dalla collezione dei coniugi Royall, tra i più importanti mecenati della Virginia.
Chiude la fila Kudzanai-Violet Hwami, artista che dal 7 dicembre scorso (il giorno prima dell’asta di Phillip’s) è entrata a far parte della scuderia di Victoria Miro. Il successo ottenuto per Eve on Psilocybin (2018), stimato $30 – 40,000 e venduto per $252,000, arriva a un anno di distanza dalla Biennale del 2019, nella quale Kudzanai-Violet Hwami era stata scelta come una delle quattro artiste rappresentanti lo Zimbabwe.