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Un 2021 da urlo: le grandi mostre in arrivo a Parigi 

Pablo Picasso, « Le Baiser », Mougins, 26 octobre 1969, Huile sur toile
Pablo Picasso, « Le Baiser », Mougins, 26 octobre 1969, Huile sur toile

Pittura, scultura, fotografia, disegno, moda… La data di ripartenza è ancora incerta, ma i principali musei parigini svelano via via la propria programmazione per questo 2021. Ecco le grandi mostre che si apprestano a (re)illuminare la capitale francese.

Magritte / Renoir. Le surréalisme en plein soleil + Chaïm Soutine / Willem de Kooning, la peinture incarnée – Musée de l’Orangerie

La prima, in partenza il 10 febbraio, si propone di mostrare in maniera completa un capitolo dell’opera di Magritte ancora poco noto, confrontandone le opere a quelle di Renoir che lo hanno ispirato. Sessanta dipinti e una quarantina di disegni ripercorrono il periodo “Renoir” del surrealista belga, aprendosi con le opere degli anni ’30, in cui il pittore esprime l’imminenza della guerra.

A seguire, in autunno, La peinture incarnée propone il dialogo tra le opere del pittore dell’École de Paris di origine russa Chaïm Soutine (1893–1943) e l’espressionista astratto di origine olandese Willem de Kooning (1904-1997). Prima esposizione a riflettere su questo confronto, esplora l’impatto della pittura di Soutine sulla visione pittorica del grande pittore americano.

Chaïm Soutine, Le Village, vers 1923 © RMN-Grand Palais (musée de l’Orangerie) / Hervé Lewandowski
Carte Blanche à Anne Imhof – Palais de Tokyo

Il Palais de Tokyo ha invitato l’artista visiva, coreografa e performer tedesca Anne Imhof a realizzare una mostra nella totalità dei suoi spazi. L’esposizione mira a far luce sull’ampiezza e la multiformità della sua pratica, che comprende performance, pittura, musica e istallazioni. Curata da Emma Lavigne e Vittoria Matarrese, inaugura nel mese di aprile.

Franziska Aigner, Eliza Douglas, Lea Welsch in Anne Imhof, Faust, German Pavilion, International Art Exhibition – La Biennale di Venezia, Photography: Nadine Fraczkowski, Courtesy the artist and German Pavilion 2017
Michael Schmidt. Une autre photographie allemande + Chefs d’oeuvre photographiques du MoMA. La collection Thomas Walther – Jeu de Paume

In occasione del 75° anniversario dalla nascita di Michael Schmidt, considerato tra i pilastri dell’arte tedesca del secolo scorso, il Jeu de Paume gli dedica una grande retrospettiva in partenza l’11 maggio. Fotografie originali, stampe di progetti inediti, progetti di libri e altri materiali d’archivio illustreranno l’evoluzione artistica del fotografo tedesco.

A seguire, il 13 settembre, Chefs d’oeuvre photographiques du MoMA presenta la raccolta fotografica del collezionista svizzero Thomas Walther, acquisita dal MoMA nel 2001 e 2016. Questa riunisce opere iconiche della prima metà del XX° secolo, consentendo di ripercorre la storia delle avanguardie fotografiche europee e americane.

Müller- Ecke Seestraße (from Berlin- Wedding) 1976-78 Michael Schmidt © Foundation for Photography and Media Art with the Michael Schmidt Archive
Damien Hirst, Cherry Blossoms – Fondation Cartier pour l’art contemporain

Nel maggio 2021, la Fondation Cartier pour l’art contemporain invita l’artista inglese Damien Hirst a svelare le sue ultime opere, Cherry Blossoms. Risultato di un intenso lavoro di oltre tre anni nel suo studio londinese, la serie fa parte della lunga indagine pittorica di Hirst e della sua volontà di far ritorno all’immediatezza della pittura nella sua pratica artistica.

Damien Hirst
Paul Signac + Botticelli – Musée Jacquemart-André

Inaugura il 5 marzo la grande mostra che il Musée Jacquemart-André dedica al maestro del paesaggio e principale teorico del divisionismo Paul Signac (1863 – 1935)Circa 60 opere ripercorrono la carriera del pittore dai primi dipinti impressionisti, influenzati da Claude Monet, alle opere più colorate del XX° secolo, passando per l’incontro con Seurat nel 1884.

Una quarantina di opere di Sandro Botticelli (1445 – 1510)illumineranno l’autunno del museo, celebrando il grande pittore fiorentino. Ad accompagnarle, un insieme dei dipinti di alcuni contemporanei fiorentini dell’artista, a testimonianza dei grandi cambiamenti che trasformarono la città sotto il dominio dei Medici.

Paul Signac, L’arc-en-ciel (Venise), 1905huile sur toile, 73 x 92 cmcollection privée
Alberto Giacometti /Samuel Beckett – Institut Giacometti

Per la prima volta, l’Institut Giacometti indaga il legame tra l’artista e lo scrittore. La mostra racconta la loro lunga amicizia, le loro collaborazioni, e l’affinità tra le loro opere che hanno incrociato la traiettoria dell’esistenzialismo. I testi e le pièces di Beckett sono esposte in dialogo con alcune tra le sculture-capolavoro di Giacometti. La mostra, che avrebbe dovuto inaugurare il 9 gennaio, è in attesa di nuove date.

Beckett e Giacometti
Thierry Mugler : couturissime – Musée des arts décoratifs

Concepita e prodotta dal Musée des beaux-arts de Montréal (MBAM), una mostra che segna il ritorno di un grande creatore nella città in cui ha conosciuto tutto il successo, Thierry Mugler (Strasburgo, 1948). Stilista visionario, fotografo, inventore di profumi e uomo di spettacolo, ha rivoluzionato la moda e l’haute couture. La mostra, la cui inaugurazione è ancora a data da destinarsi, ne ritraccia la storia dagli inizi all’epoca contemporanea.

Alan Strutt, Yasmin Le Bon (Londres, 1997). Collection La Chimère, haute couture automne-hiver 1997-1998 © Alan Strut
Hito Steyerl – Centre Pompidou

Una selezione retrospettiva delle maggiori opere dell’artista si articolano intorno a una nuova produzione, costituendo la prima mostra di questa portata in Francia e in Germania. Ormai riconosciuta a livello internazionale, Hito Steyerl (Monaco, 1966) posa uno sguardo singolare sul film documentario, lavorando con l’installazione video e multimediale immersiva. La mostra, che inaugura il 3 febbraio, è prodotta dal Centre Pompidou insieme al K21 di Düsseldorf.

Hito Steyerl, « Factory of the Sun », 2015 (détail) © Justin Lubliner
Peintres femmes, 1780-1830 – Musée du Luxembourg

Spesso si pensa che dopo la gloria di Elisabeth Vigée Le Brun, legata all’Ancien Régime, si debba aspettare fino alla seconda metà del XIX° secolo per trovare delle donne pittrici altrettanto notevoli. Eppure, è proprio tra il 1780 e il 1830 che prende piede la lotta di queste ultime: il diritto alla formazione, la professionalizzazione, un’esistenza pubblica e un posto nel mercato dell’arte. Inaugura il 3 marzo la mostra che il Musée du Luxembourg dedica a queste donne artiste, protagoniste dei cambiamenti sociali e artistici del XIX° secolo.

Nisa Villers, Portrait présumé de madame Soustras laçant son chausson, 1802 Paris, musée du Louvre, en dépôt à Romans, musée de la Chaussure © Rmn-Grand Palais (Musée du Louvre) / Jean-Gilles Berizzi
Noir et Blanc : une esthétique de la photographie – Grand Palais

Avrebbe dovuto inaugurare lo scorso novembre la grande mostra che espone oltre 300 stampe emblematiche della collezione della Bibliothèque Nationale de France nella sale del Grand Palais. Nadar, Man Ray, Diane Arbus, Robert Frank, Mario Giacomelli sono solo alcuni dei nomi che compongono un viaggio nella storia fotografica del secolo scorso. La mostra è in attesa di nuove date.

Gilbert Fastenaekens, Le Havre (1205-5), 1980-1987, Silver print

Picasso-Rodin – Musée Picasso, Musée Rodin

Per la prima volta, il Musée Rodin e il Musée national Picasso-Paris si uniscono per presentare la mostra-evento Picasso-Rodin. Uno sguardo inedito sui due artisti attraverso i loro capolavori, esposti simultaneamente all’interno dei due musei. La mostra, che inaugura il 9 febbraio, invita a una rilettura incrociata delle opere di Rodin (1840-1917) e Picasso (1881-1973), da una parte indagando la crisi della rappresentazione d’inizio XX° secolo, dall’altra i processi creativi degli artisti.

Auguste Rodin, « Le Baiser », vers 1885, plâtre patiné
Modernités suisses (1890-1914) – Musée d’Orsay

Unendo circa 70 capolavori provenenti da collezioni pubbliche e private svizzere, la mostra (in partenza il 2 marzo) getta luce sull’arte elvetica proponendo opere pressoché sconosciute in Francia. Una generazione di pittori tra cui Cuno Amiet, Giovanni e Augusto Giacometti, Felix Vallotton, o ancora Ernest Bieler o Max Buri offrono uno spaccato della Svizzera tra la seconda metà del XIX° secolo e l’inizio del XX°.

Giovanni Giacometti (1868-1933), Vue de Capolago, Vers 1907

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