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Declino italiano. Chiude la Villa Reale di Monza

La Villa Reale di Monza La Villa Reale di Monza
La Villa Reale di Monza
La Villa Reale di Monza

Una lite economica porta alla chiusura del celebre complesso monumentale ed espositivo di Monza, riaperto solo da 6 anni diopo il restauro

È il grande palazzo in stile neoclassico realizzato a Monza dagli Asburgo a fine Settecento, durante la dominazione austriaca del XVIII secolo. Utilizzato come residenza durante l’occupazione napoleonica e poi dai Savoia durante il Regno d’Italia, era poi divenuto sede di importanti mostre ed esposizioni. Oggetto di un imponente intervento di restauro e rifunzionalizzazione iniziato nel 2012, aveva visto un momento di fulgore con l’apertura al pubblico del piano nobile nel 2014. Ora, dopo soli sei anni, l’attività della Villa Reale di Monza subisce un brusco stop.

A causa di incomprensioni legate a problemi finanziari, si è infatti rotto il rapporto fra il Consorzio di gestione di Parco e Villa Reale, guidato dal sindaco di Monza Dario Allevi, e Nuova Villa Reale, l’insieme di imprese vincitrici del concorso internazionale per la conservazione e valorizzazione della Reggia. Che ora annuncia la rescissione del contratto con un anticipo di 14 anni sui termini “a causa del mancato pagamento delle somme dovute a oggi al concessionario”.

 

Interno della Villa Reale di Monza
Interno della Villa Reale di Monza

Il comune si è rifiutato di prendere in gestione l’attività della Villa, per cui i locali vuoti saranno riconsegnati al Consorzio. Cancellate tutte le mostre in programma, tra cui quella su Salvador Dalì, che doveva proseguire fino a dicembre 2021. E – come riporta milanoweekend – “entro l’11 gennaio saranno smontati bookshop, tendaggi, cucine e gli arredi del bistrot Vicook, gestito da Cerea”. Compresi gli arredi del piano terreno, pezzi unici realizzati dall’architetto Michele de Lucchi, che saranno messi all’asta.

Aspetto più difficile da accettare: i 14 dipendenti, già in cassa integrazione dall’inizio del lockdown, dovranno essere definitivamente lasciati a casa. A prescindere dalla cause, l’Italia deve assistere ancora una volta alla sofferenza di un importante e prestigioso bene culturale. Che di certo non è stato curato con l’attenzione e le risorse che avrebbe meritate. Addebitare le responsabilità a schermaglie economiche non fa che confermare l’inadeguatezza delle politiche culturali, a tutti i livelli.

http://www.villarealedimonza.it/

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