Viaggio nella grande bellezza, condotto per 4 puntate dall’attore Cesare Bocci, propone un approccio nuovo e obbiettivo alla divulgazione culturale in Italia
Per una volta che la cultura riesce ad imporsi in prima serata nella ipercompetitiva giungla televisiva, poi finisce tutto? Questi, più o meno, i toni riscontrati in molti commenti alla notizia della sospensione del programma “Viaggio nella grande bellezza”, andato in onda per 4 puntate sulla rete ammiraglia di Mediaset, Canale 5. Una ventata di aria nuova nella divulgazione culturale e artistica, magistralmente condotta dall’attore Cesare Bocci. Capace di armonizzare alla perfezione approfondimento e coinvolgimento, riuscendo a stare alla larga dal pericoloso intrattenimento.
I grandi network televisivi, ovviamente, devono costantemente confrontarsi – piaccia o meno – con i numeri. Per cui il coraggioso esperimento di lanciare la cultura “alta” in prima serata abbisogna ora di analisi e di una contestualizzazione. Questo motiva la temporanea sospensione – non una chiusura, come da molti gridato -, che, come chiarisce lo stesso Bocci nel video che vedete sotto, mette le basi addirittura di un potenziamento del programma.
Dopo una prima puntata “natalizia”, andata in onda il 29 dicembre, tesa a raccontare come la creatività degli artisti abbia rappresentato la nascita e l’infanzia di Gesù, se ne sono succedute altre dedicate a Venezia e a Roma. Con risultati decisamente convincenti rispetto alla qualità del prodotto, un po’ meno quanto a riscontri del pubblico, con uno share attestato attorno al 10%.
L’ultima puntata, in ordine di tempo, è stata quella incentrata su Firenze con particolare attenzione al personaggio di Leonardo da Vinci. Uno straordinario excursus sugli sviluppi di arte e scienza nella culla del Rinascimento con importanti contributi offerti anche dagli interventi di Umberto Broccoli, della – recentemente scomparsa – restauratrice Pinin Brambilla Barcilon, di Monsignor Timothy Verdon, di Sara Taglialagamba, direttrice della Nuova Fondazione Pedretti e nota studiosa di Leonardo.
È stata questa la puntata che ha spinto Canale 5 ad approfondire il “caso” Viaggio nella grande bellezza. Ascolti ancora non soddisfacenti, ma qualità elevatissima, a fronte di una divulgazione culturale che spesso in Italia lascia più di qualche dubbio. Merito in special modo dell’approccio di Bocci, attore senza uno specifico background storico-artistico. Ma proprio per questo capace di cucire con intelligenza e rispetto i contenuti, senza cedere a protagonismi personalistici visti troppo spesso in trasmissioni omologhe. Ora però tutti aspettano Madiaset al varco, per vedere il rilancio di un programma decisamente necessario, specie in questo momento storico…
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