No, Lorenza Fruci non è la versione romana di Dita Von Teese. La vicenda mediatica che ha come protagonista la nuova assessora con delega alla crescita culturale di Roma finisce per svilire i problemi reali del comparto culturale della Capitale
Lorenza Fruci sostituisce Luca Bergamo: pioggia di critiche
Come avevamo anticipato nel nostro precedente articolo, al posto del “dissidente” Luca Bergamo, per l’assessorato alla cultura la Sindaca Raggi ha scelto Lorenza Fruci mentre Pietro Calabrese – già assessore alla mobilità – è stato nominato vicesindaco. Andrea Coia – che diventa assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro – completa il rimpasto della giunta a pochi mesi dalle elezioni. Una scelta che ovviamente ha suscitato un vespaio di polemiche e non solo dalle opposizioni politiche (trovate tutti i particolari della vicenda e le reazioni politiche nel nostro articolo QUI).
La scelta di allontanare chi non aveva manifestato il proprio entusiasmo alla ricandidatura della Raggi, giudicata troppo divisiva in vista di future alleanze elettorali, è stato allontanato in un modo di fare politica di trumpiana memoria. Ben lontano da quella trasparenza che i 5 Stelle degli albori decantavano con tanto di dirette streaming.
Ma a suscitare gli attacchi più feroci è stata la nomina di Lorenza Fruci. Da quanto riferiscono i ben informati non solo ex- compagna di liceo ma anche amica della Sindaca Raggi. Il che basterebbe effettivamente a generare qualche dubbio sui criteri adottati per la scelta, soprattutto perché, anche in questo caso, in netto contrasto con la purezza grillina dei primi tempi che proprio contro la nomina di parenti e amici aveva basato gran parte della sua opposizione sia a livello nazionale che nella precedente giunta capitolina. C’è da aggiungere che il curriculum della Fruci- già delegata della Sindaca per le politiche di genere – appare carente di quelle competenze trasversali e quell’esperienza necessarie per coordinare l’immenso patrimonio artistico e culturale della Città Eterna. Si sa, l’assessorato alla cultura a Roma vale quanto un ministero.
I titoli di gran parte della stampa
Tuttavia, incredibilmente, l’accento di una gran parte della stampa si è concentrata su un altro aspetto giudicato, evidentemente, ben più importante di tutta la vicenda: il Burlesque. Si, avete letto bene. La 43enne romana viene descritta (o meglio, additata) a suon di titoloni come “esperta di Burlesque“. Generando una serie di commenti sessisti della peggior specie di alcuni utenti sui social di turno. C’è perfino chi ha pubblicato post con l’immagine di copertina di un libro scritto dalla nuova assessora alla Cultura sul Burlesque, lasciando credere che la donna ritratta fosse la Fruci (mentre in realtà, ha specificato il quotidiano La Stampa, non è lei).
Stereotipi strumentali
Eppure non ci voleva molto per verificare che la pubblicazione di due libri sul tema del Burlesque (“Quando lo spettacolo diventa seduzione. Storie, dive e leggende di ieri e di oggi” e “Betty Page. La vita segreta della regina delle pin-up”) è solo una delle tante esperienze che si possono leggere sul suo curriculum. Lo ripetiamo, probabilmente non abbastanza per una realtà composita e importante come quella romana dove ci si trova in una stessa giornata a un tavolo con i sovrintendenti archeologici e poco dopo a promuovere l’arte di strada delle periferie. Tuttavia, definire la neo assessora alla cultura una “esperta di Burlesque” rivela, ancora una volta, una forma strisciante di stereotipi ancestrali che, evidentemente, suscitano ancora tanti click sui social. E che, beninteso, sono da sempre trasversali sia nell’appartenenza politica sia, purtroppo, nel genere.
In questo modo danneggiando per prima la Capitale che, proprio in periodo così delicato determinato dalla pandemia del Covid-19 ha bisogno di un confronto serio, in grado di dare risposte a tutti quei lavoratori del terzo settore andati letteralmente in rovina con la chiusura dei vari spazi culturali della città.
Invece si preferisce la facile ironia quando, è bene specificarlo, Lorenza Frauci è una esperta di comunicazione giornalista e scrittrice. Con “qualche incursione nel mondo dell’arte esponendo fotografie, video e testi creativi” come scrive lei stessa sul suo sito ufficiale. Tra le quali ricordiamo ad esempio l’omaggio a Chiara Fumai e Valerie Solanas nell’ambito del Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivi.