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Pompei: inaugurato l’Antiquarium, il nuovo spazio museale del Parco Archeologico

Antiquarium di Pompei
Antiquarium di Pompei

Questo articolo è frutto dell’operato degli studenti del Laboratorio di scrittura, iscritti al Master Post Laurea “Management della Cultura e dei Beni Artistici” di Rcs Academy”, tenuto nel mese di gennaio 2021 da Luca Zuccala, vicedirettore della nostra testata. La collaborazione tra ArtsLife e Rcs Academy ha dato la possibilità agli studenti partecipanti al Master, dopo le lezioni di introduzione, pianificazione e revisione dei contenuti proposti, di pubblicare il proprio elaborato sulla nostra piattaforma.

Dallo scorso lunedi 25 gennaio è possibile accedere al nuovo Antiquarium, il museo dedicato all’esposizione permanente dei rari reperti che raccontano la storia di Pompei. Lo spazio è stato completamente riallestito e sarà visitabile con lo stesso biglietto per l’ingresso agli Scavi, ai quali si potrà accedere anche dal nuovo varco di piazza Esedra.

Dopo la riapertura al pubblico del Parco avvenuta il 18 gennaio, Pompei non si ferma e inaugura il nuovo edificio dell’Antiquarium nel Parco Archeologico. Questo spazio, completamente rinnovato, è un vero e proprio museo all’interno della città antica ma anche luogo ideale di introduzione alla visita poiché si propone come punto di racconto della storia di Pompei, a partire dall’epoca sannitica fino alla sua tragica distruzione in seguito all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Il nuovo spazio museale è stato fortemente voluto dal direttore del Parco campano, Massimo Osanna, che fin dalla sua riconferma lo scorso Maggio alla direzione del sito, ha deciso di puntare al rifacimento dell’Antiquarium oltre che alla risistemazione degli ingressi di Porta Marina e al grande progetto di recupero del fronte meridionale degli scavi, con la riapertura di case mai viste prima dai visitatori.

La realizzazione dell’Antiquarium risale al 1873 su richiesta dell’archeologo Giuseppe Fiorelli che inaugurò la sede espositiva negli spazi al di sotto del Tempio di Venere con affaccio su Porta Marina. Da allora, e per molto tempo, lo spazio fu sede espositiva dei calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d.C. e di una parte dei reperti provenienti dagli scavi che portavano in mostra la vita quotidiana dell’antica città. Ampliato nel 1926 ad opera di Amedeo Maiuri, il quale inserì alcune grandi mappe e dei ritrovamenti dalla Villa Pisanella di Boscoreale e da via dell’Abbondanza, fu poi gravemente danneggiato dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale nel 1943 e successivamente dal terremoto nel 1980. Lo spazio, in seguito ai gravi danni, è rimasto chiuso al pubblico per ben trentasei anni, fino al 2016, quando è stato poi riaperto al pubblico nella nuova veste di visitor center e spazio museale.

Con l’inaugurazione del 25 gennaio, il nuovo Antiquarium da avvio a una nuova fase storica, ponendosi a tutti gli effetti come il Museo di Pompei, un punto di riferimento all’interno del Parco, pronto a dare voce alla storia della città antica. Il progetto di rinnovamento, curato da COR arquitectos e Flavia Chiavaroli, ha previsto la riorganizzazione dei 593 mq disponibili all’interno dell’Antiquarium, in dodici sale suddivise in sei sezioni tematiche: Prima di Roma; Roma VS Pompei; Pompeis difficile est; Tota Italia, A fundamentis reficere; L’ultimo giorno. L’edificio ristrutturato, spiegano gli architetti, è stato pensato per ridare vita alla spazialità e luminosità incluse nel primo progetto curatoriale di Maiuri per l’Antiquarium, recuperandone le gallerie originali e l’uso del metallo già presente nelle vetrine disegnata dall’archeologo negli anni ’50.

POMPEI. EROS E MITO
Pompei

L’innovativo percorso storico-artistico del Museo è stato ideato per stupire ed emozionare il visitatore: l’esposizione dei pezzi non è casuale ma pensata per mettere in luce la relazione tra essi, con una particolare attenzione agli sguardi delle statue, e la loro profonda connessione con le parti tematiche che essi rappresentano all’interno della relativa sala. Dell’importante collezione pompeiana, sarà possibile ammirare numerose testimonianze della città antica, quali dipinti, statue, ori, arredi, prima solo custoditi nei depositi per ragioni di sicurezza, e ora fruibili dai visitatori in uno spazio dedicato. Lo scopo è far rivivere l’immenso patrimonio pompeiano con il giusto prestigio e valore. Qui infatti saranno esposti anche i tesori più preziosi della città antica, come gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandroi, insieme ad una gran parte delle scoperte più clamorose degli ultimi scavi: dai frammenti di stucco delle fauces della Casa di Orione al tesoro di amuleti della Casa con Giardino, agli ultimi calchi delle vittime dalla villa di Civita Giuliana.

Ma le novità negli spazi dell’Antiquarium non finiscono qui. Infatti, l’esperienza di visita alla scoperta di Pompei sarà arricchita da due supporti digitali: una narrazione audio che racconta alcuni punti di interesse del Parco e un web-bot, ovvero un assistente digitale in grado di fornire informazioni di servizio semplici e chiare. Per il direttore del Parco si tratta di un’esperienza da non perdere perché, afferma, Pompei ha finalmente un suo Museo ed è unico. La visita all’Antiquarium sarà inclusa nella tariffa di ingresso al sito archeologico, al quale sarà ora possibile accedere oltre che dall’ingresso di Piazza Anfiteatro, già attivo, anche dal varco di Piazza Esedra con immissione nel percorso di visita, segnalato all’interno degli scavi, per garantire una visita del sito in sicurezza e nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie anti-Covid.

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