Lo scorso 5 febbraio ci ha lasciato improvvisamente Gino Masciarelli (1940-2021), scultore abruzzese, trasferitosi poco più che ventenne a Milano, interprete di uno stile derivato da una profonda riflessione sugli elementi primari dell’arte contemporanea, legando la propria iconografia a segni ancestrali e archetipici immediatamente riconoscibili.
Da sempre ha dedicato grande attenzione al mondo dell’infanzia e della Natura, oltre ad animare progetti e iniziative culturali quali il Premio Bagutta, storico riferimento della scena letteraria e culturale milanese e l’associazione In-flusso, rivolta a sostenere i talenti emergenti. Negli ultimi anni, ha profuso grande impegno nella creazione del proprio archivio personale, in collaborazione con studiosi e accademici, inteso quale laboratorio permanente di progetti partecipati, estesi al territorio e alla comunità.
Impostosi al grande pubblico per la scultura “Omaggio al Calciatore”, simbolo dei Mondiali Italia 90, è altresì autore del premio Unesco, del premio per i mondiali di pattinaggio sul ghiaccio, e delle bandiere dei Giochi del Mediterraneo. Presente nelle collezioni vaticane e al Museo del Bozzetto di Pietrasanta (LU), ha donato il proprio corpus di sculture in gesso al Comune di Solaro, creando la più ampia gipsoteca dedicata a un artista contemporaneo, oggi ospitata nelle sale del Palazzo Borromeo della città.
Si menzionano, tra le ultime grandi mostre che hanno riguardato la più recente produzione dell’artista: “il Bestiario”, presso il Museo delle Regole di Cortina d’Ampezzo, e “Segni Ancestrali”, all’Aurum di Pescara.