Dopo il rinvio forzato di novembre, finalmente inaugura a Parma la mostra Design! Oggetti, processi, esperienze. Dal 3 febbraio l’iniziativa riflette sulle numerose sfaccettature della figura del designer.
Nel momento in cui i prestiti e lo scambio di opere tra musei e istituzioni si comprime al dilagare della pandemia, gli archivi hanno l’occasione di inserirsi con un ruolo da protagonisti nel discorso artistico. Spesso ricchi di tesori impolverati o non sempre adatti all’obiettivo espositivo, gli archivi diventano oggi preziosa risorsa finalmente da valorizzare.
É quello che accade al CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, che dal 3 febbraio mette a disposizione il suo materiale per la mostra Design! Oggetti, processi, esperienze. Divisa nelle due sedi dell’Abbazia di Valserena e Palazzo Pigorini, la mostra intende tracciare un percorso sui temi del progetto e della produzione, delle politiche di intervento sul territorio e sul patrimonio culturale, e sui differenti linguaggi e pratiche all’interno di una società multiculturale.
La figura del designer si frammenta dunque nelle sue varie sfaccettature – bricoleur, artigiano, antropologo, filosofo, scienziato, tecnologo – e ci accompagna nelle due sezioni in cui si divide l’esposizione.
La prima sezione, allestita all’interno dell’Abbazia di Valserena, sede dell’Archivio-Museo CSAC, riunisce disegni, prototipi e oggetti di designer italiani quali Archizoom Associati, Mario Bellini, Cini Boeri, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Roberto Menghi, Bruno Munari, Alberto Rosselli, Roberto Sambonet, Ettore Sottsass jr.. L’esposizione si articola attraverso tre parole chiave: oggetto, dimensione funzionale del progetto e allo stesso tempo strumento di rappresentazione delle culture; processo, inteso come momento autoriflessivo di definizione del progetto negli ambiti dell’innovazione, dell’impegno sociale e della prefigurazione del futuro, ma anche come interpretazione da parte del designer dei procedimenti dell’industria o della produzione; esperienza, ovvero il design come disciplina orientata allo studio delle interazioni tra persone, oggetti e ambienti.
La seconda sezione a Palazzo Pigorini, intitolata Corpi e processi. Sissi, Cinzia Ruggeri, Krizia, Brunetta e Atelier Farani, co-curata da Valentina Rossi, presenta, attraverso le stesse tre parole chiave, gli esiti della prima fase del progetto Storie di fili. Tre nuovi abiti scultura dell’artista Sissi, ideati attraverso un processo di confronto con il patrimonio dello CSAC (in particolare con i figurini di Cinzia Ruggeri, Krizia e Brunetta, presenti in mostra) e realizzati con le aziende del territorio Equipage Srl, Maglificio Nuova Ester e Parmamoda Srl, dialogheranno con i costumi della Sartoria Farani, anch’essi conservati allo CSAC, dando origine a una riflessione sul corpo, sull’abito e sul suo processo creativo e sartoriale.