Originario di Civo, Bogialli era però nato a Morbegno, in provincia di Sondrio, nel 1952. Fin da ragazzo aveva seguito la sua naturale passione per la pittura
Le strade percorse migliaia di volte, fin da bambino, gli sono state fatali. Un enorme masso si è staccato da quelle montagne a lui così familiari, spessissimo soggetti dei suoi dipinti, ed è caduto sopra la sua auto di passaggio. Così ha perso la vita Roberto Bogialli, artista sessantanovenne, morto tragicamente mentre stava percorrendo quella strada “dei Cech”, a Civo, in Valtellina, dove aveva vissuto fino agli anni ottanta, per poi trasferirsi a Morbegno. Di ritorno dopo un’escursione, è rimasto incastrato nell’abitacolo della vettura sotto un costone roccioso delle sue Alpi Retiche. Inutili i soccorsi prestati dai vigili del fuoco e dai carabinieri.
Originario di Civo, Bogialli era però nato a Morbegno, in provincia di Sondrio, nel 1952. Fin da ragazzo aveva seguito la sua naturale passione per la pittura, alla quale negli ultimi decenni aveva affiancato quella per la fotografia e la scultura in gesso e bassorilievo. Attivissimo nell’ambiente artistico valtellinese, aveva più volte collaborato con case editrici e istituti bancari locali. La sua pittura a tecnica mista si dedicava prevalentemente al paesaggio e alle scene “rurali”, anche se non disdegnava ritrarre figure e fiori.