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Invecchiata 5mila anni. Trovati in Egitto i resti del più antico birrificio al mondo

i resti del birrificio scoperto in Egitto (foto Ministry of Tourism and Antiquities) i resti del birrificio scoperto in Egitto (foto Ministry of Tourism and Antiquities)
i resti del birrificio scoperto in Egitto (foto Ministry of Tourism and Antiquities)
i resti del birrificio scoperto in Egitto (foto Ministry of Tourism and Antiquities)

Il più antico birrificio al mondo, risalente a circa 5mila anni fa, trovato ad Abydos, città del Governatorato di Sohag, nell’Alto Egitto, non lontana dalla celebre Luxor

Per la sorprendente mole di tesori archeologici che restituisce continuamente al mondo, l’Egitto costituisce un’eccezione difficilmente eguagliabile. Solo pochi giorni fa raccontavamo del rinvenimento presso il Tempio di Taposiris Magna, a ovest di Alessandria, di alcune mummie risalenti a 2.000 anni con una lamina d’oro al posto della lingua. “Uno speciale rituale per assicurare ai defunti la capacità di parlare nell’Aldilà davanti al tribunale di Osiride“, specificava il comunicato del Ministero delle Antichità egiziano.

Ma in alcuni casi le scoperte si presentano come rivoluzionarie anche a prescindere dal valore intrinseco dei reperti ritrovati. O dalla valenza spirituale quasi sempre ad essi associata. È il caso di quanto annunciato da un team congiunto di studiosi egiziani e americani: che ad Abydos, antica città del Governatorato di Sohag, nell’Alto Egitto, non lontana dalla celebre Luxor, hanno portato alla luce quella che potrebbe essere la più antica fabbrica di birra conosciuta al mondo, risalente a circa 5mila anni fa. Secondo il Consiglio Supremo delle Antichità, la struttura risalirebbe all’epoca di Re Narmer, fondatore della prima dinastia e primo unificatore dell’Egitto.

 

i resti del birrificio scoperto in Egitto (foto Ministry of Tourism and Antiquities)
i resti del birrificio scoperto in Egitto (foto Ministry of Tourism and Antiquities)

Secondo il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egiziano, Mostafa Waziry, il birrificio consisteva in otto grandi aree, ciascuna lunga 20 metri. E ciascuna contenente circa 40 vasi di terracotta disposti su due file, utilizzati per riscaldare una miscela di cereali e acqua per produrre la birra. Gli archeologi calcolano che la birra fosse qui prodotta su larga scala, oltre 20mila litri alla volta. “Durante gli scavi in queste strutture sono state trovate prove dell’uso della birra nei riti sacrificali“, ha svelato il comunicato.

http://www.antiquities.gov.eg/

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