Klaus Bellavitis, Panta Rei è il nuovo album del musicista jazz
Compositore, pianista e cantante (ma anche mentalista) di origini italo-americane, il conte Klaus Savoldi Bellavitis è stato definito dal Direttore artistico Jazz Festival Montecarlo di Lucca come “uno degli artisti più interessanti del panorama jazz italiano”.
Bellavitis ha iniziato la sua carriera artistica giovanissimo ed è stato nel 1988 il primo italiano a laurearsi presso la Berklee College of Music di Boston in “Composizione da Musica da Film”. Dave Grusin, noto pianista e compositore (Il Socio, Sul Lago Dorato, Tootsie) lo ha definito il “Burt Bacharach italiano”.
Sul palco l’originalità compositiva, il virtuosismo e l’eleganza da crooner alla Sinatra si unisco a un timbro caldo e potente, rendendolo padrone del palcoscenico. Caratteristiche apprezzate anche all’estero in quanto cosmopolita e bilingue (francese e spagnolo).
Dieci anni e più di dedizione al lavoro per raggiungere un livello artistico che viene riconosciuto ai suoi spettacoli, nei quali continua a emozionare il pubblico, concerto dopo concerto.
Klaus Bellavitis in questi mesi di pandemia covid-19 non si è arreso, e se da un lato non ha potuto tenere i suoi concerti, dall’altro si è prodigato per aiutare i più bisognosi e promuovere interventi di sanificazione di ambienti e locali. La sua formazione umanistica gli ha permesso di raccontare e cantare l’altruismo in tutte le sue forme, creando con la musica – tra le forme d’arte quella più universale – un ritratto musicale collettivo, la “colonna sonora” della nostra vita.
A febbraio 2021 Klaus Bellavitis presenta il suo nuovo progetto dal titolo Panta Rei, disponibile su Spotify, Amazon, Apple Music e altri servizi streaming tra cui tra cui Youtube. L’album è prodotto dalla Cramps Records in tiratura limitata e distribuito da Egea Tedesca a livello internazionale.
Simone P.B. Gambini
