Di Modica, 80 anni, era tornato in Sicilia dopo oltre 40 anni trascorsi oltreoceano. Realizzò a sue spese il toro nel 1989
Molti di voi l’hanno vista di persona. E anche chi non l’avesse incrociata passeggiando per Manhattan, sa che quella è – magari non espressamente per meriti artistici – una delle sculture più fotografate al mondo. Quello che molti però non sanno è che l’autore del celebre “Toro di Wall Street” (Charging Bull) era un artista italiano. Era, perché Arturo di Modica – lui l’autore – è morto a 80 anni nella sua Vittoria, nel ragusano, dove era tornato da qualche tempo dopo oltre 40 anni trascorsi oltreoceano. Nato nel 1941 nel centro siciliano, nel 1960 Di Modica era arrivato a Firenze per frequentare la storica Scuola Libera di Nudo dell’Accademia di Belle Arti. Nel 1973 la decisione di trasferirsi negli Stati Uniti, dove si stabilisce a New York con studio a Soho.
La svolta, inattesa, per la sua carriera avviene nel 1989: quando senza alcuna preventiva autorizzazione piazza la celebre scultura del Toro (che nel gergo borsistico di Wall Street significa il rialzo del listino dei titoli) proprio davanti alla sede del New York Stock Exchange, la borsa di New York. Realizzata dall’artista interamente a sue spese, per ben 360mila dollari, l’opera non viene apprezzata però dai dirigenti della Borsa. E viene spostata in un triangolo verde all’inizio di Broadway. Dal rientro in Sicilia Di Modica stava lavorando alla realizzazione di un’opera monumentale, I Cavalli dell’Ippari. Con una coppia di cavalli alti oltre 27 metri che nell’atto di impennarsi formano un gigantesco arco. La più grande scultura in bronzo esistente in Italia e fra le maggiori in tutta Europa.
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