Presidente e direttore dell’Egizio annunciano il progetto per l’ampliamento della più antica istituzione al mondo dedicata alle antichità nubiane
“Abbiamo in mente un grande progetto per il bicentenario, che dipenderà dai finanziamenti che dobbiamo ancora trovare dai nostri soci fondatori: la nostra intenzione è quella di ingrandirci ed espanderci in un nuovo spazio della città”. È il presidente Evelina Christillin ad anticipare con il quotidiano La Stampa la clamorosa novità che il Museo Egizio di Torino ha in serbo per il 2024, quando compirà 200 anni dalla fondazione. Ovvero una seconda sede in città per la più antica istituzione al mondo dedicata alle antichità egizie. “Per scaramanzia preferiamo non dire ancora nulla di più preciso”, aggiunge la Christillin, anche se alcune fonti assicurano che sul tavolo ci siano già diversi progetti, ed alcuni edifici allo studio per ospitare la nuova struttura. “Il progetto sarebbe un po’ assimilabile a quanto è stato fatto per il rinnovamento completo del museo Egizio del 2015”.
Intanto, il prossimo 2 giugno saranno inaugurate le nuove Sale della vita, nell’ex caffetteria dell’ala Schiapparelli. “Nascono da un approfondimento che volevamo fare in museo”, puntualizza il direttore dell’Egizio Christian Greco ancora al giornale transalpino. “E anche se sono dedicate alla mummificazione hanno al centro l’importanza che gli egizi davano alla vita, e il suo proseguimento dopo la morte. La sopravvivenza nell’aldilà era assicurata dal fatto che il nome del defunto venisse ripetuto e il ricordo era fondamentale per continuare a vivere. Per questo sarà importante per noi dare un nome ad ognuna delle 6 persone”.