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Sconvolgere per far sognare. Photocall: al Museo del Cinema ritratti e foto di scena

Digital collage 2021 Marco Innocenti – Brivido Pop Digital collage 2021 Marco Innocenti – Brivido Pop
Marco Giallini 2016 Studi Cinematografici di Cinecittà durante i "Ciak d’oro" Dal progetto “Three Minutes” Foto di @Riccardo Ghilardi Contour by Getty Images
Marco Giallini
2016
Studi Cinematografici di Cinecittà durante i “Ciak d’oro”
Dal progetto “Three Minutes”
Foto di @Riccardo Ghilardi Contour by Getty Images

“Le fotografie sconvolgono nella misura in cui mostrano qualcosa di nuovo” scriveva la fotografa Susan Sontag. Facce nuove, nomi dimenticati o immortali sono al centro della mostra “Photocall” al museo del Cinema di Torino. Fino al 7 marzo 2022 la retrospettiva racconta più di un secolo di cinema italiano attraverso i volti dei suoi protagonisti. Oltre 250 riproduzioni fotografiche fine art, 71 stampe originali e più di 150 scatti presenti nelle videogallery, attentamente conservati negli archivi del Museo o da privati. Insieme a cartoline originali, apparecchi fotografici, brochure, riviste d’epoca lo spirito del cinema anima ancora di più la Mole.

È un viaggio che ci lascia le tracce di un secolo attraverso i ricordi filtrati dall’obbiettivo della macchina fotografica, tra ritratti in studio e foto spontanee sui set, ma anche quelle rubate che raccontano di cronache mondane.

DIVI IN MOSTRA

C’è il divo Mastroianni e c’è l’immancabile Sofia Loren ma anche Marinelli, Borghi, Mastandrea.

Sono i divi che hanno fatto la storia del cinema o che la stanno facendo. Sorridono, guardano altrove, si svelano nelle foto in bianco e nero e a colori. Sono lì per farsi ammirare.

Li scopriamo uno dopo l’altro nel vasto percorso espositivo, lungo la sala elicoidale che percorre la cupola. Sono quattro sezioni, Attrici e attori contemporanei, Dive Pop e Italian Men, Icone della rinascita e Ritratto d’autore, Nascita del Divismo, e ognuna testimonia l’ascesa del divismo nel cinema italiano.

Una mostra che si inserisce perfettamente nella collezione del Museo del Cinema per raccontare il cinema nazionale e internazionale, e soprattutto chi lo fa.

Italia Almirante Manzini Cabiria, Giovanni Pastrone, Itala Film, 1914 Museo Nazionale del Cinema
Italia Almirante Manzini
Cabiria, Giovanni Pastrone, Itala Film, 1914
Museo Nazionale del Cinema

CINEMA, AMORE E FANTASIA

Il cinema, da sempre, è lo specchio della società, tra pellicole e testimonianze possiamo quindi fare un viaggio a ritroso dalla contemporaneità agli esordi.
Torniamo alle star dell’era del muto ai primi divi ma riscopriamo anche tutto quello che gira attorno agli studios e ai kolossal. È evidente fin da subito, e lo è ancora, il legame tra film e fotografia, come il rapporto tra attore e stampa che diventa l’intermediario del pubblico. Parallelamente all’ascesa del divo, il ruolo del fotografo attraverso il felliniano paparazzo è passato da reporter di strada ad artista glamour.

L’attore è un soggetto complesso per il fotografo. Se ora le fotografie dei vip sono più a servizio di articoli di gossip, prima dell’avvento del sonoro la pubblicità passava tutta dagli scatti realizzati come corredo promozionale.

Erano appositamente realizzate o rubate sui set, generalmente studiate per creare attese mitiche.

Digital collage 2021 Marco Innocenti – Brivido Pop
Digital collage
2021
Marco Innocenti – Brivido Pop

La settima arte necessitava una strategia di marketing per emergere come ora per mantenere quello status che ben conosciamo.

Non a caso un angolo è dedicato al “Red Carpet”: un tappeto rosso è circondato da foto della mostra del cinema illuminate da flash intermittenti a servizio di quanti vogliamo sperimentare la celebre passerella.

Le immagini tutt’attorno ci raccontano gli esordi, le incertezze ma anche la bellezza che cambia per poi rimanere sempre qualcosa di sfavillante e inarrivabile.

Gli scatti, quindi sì, sconvolgono nella misura in cui mostrano qualcosa di nuovo o forse quel non so che che abbiamo dimenticato ma che ci fa ancora sognare.

Alberto Nepoti e Pina Menichelli Gemma di Sant’Eremo, Alfredo Robert, Itala Film, 1918 Museo Nazionale del Cinema
Alberto Nepoti e Pina Menichelli
Gemma di Sant’Eremo, Alfredo Robert, Itala Film, 1918
Museo Nazionale del Cinema

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