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RE-COLLECTING: al MAMbo un focus sulla pittura tonale di Giorgio Morandi

Giorgio Morandi NATURA MORTA
Morandi racconta_MAMbo
Morandi racconta_MAMbo

Percorsi tematici e novità nell’allestimento della collezione permanente: in occasione della riapertura il MAMbo ha presentato un nuovo appuntamento di RE-COLLECTING, ciclo di interventi ideato da Lorenzo Balbi che invita alla scoperta di nuovi percorsi e opere inedite. In mostra, fino all’11.04.2021, un focus di 10 opere dedicato al colore e alla composizione nelle ultime nature morte di Giorgio Morandi.

L’aspetto e i percorsi del Museo d’Arte Moderna di Bologna mutano in forma e significati grazie ad una nuova selezione di opere fatta tra quelle che non venivano esposte da tempo o che non erano mai state esposte nei locali dell’Ex Forno del Pane. Realizzati interventi a sostegno della fruizione – come nel caso dell’infografica sui Funerali di Togliatti, che aiuta il visitatore a riconoscere tutti i personaggi del corteo rosso dipinto da Renato Guttuso nel 1972 – e modificato l’allestimento di un’intera ala del secondo piano, ora suddivisa in tre sezioni (Informale, Ultimo Naturalismo e Arte Verbo-Visuale) e illuminata dalle grandi finestre che si affacciano sull’incessante viavài di via Don Minzoni.

Una vista della sezione Ultimo Naturalismo e Scultura_MAMbo
Una vista della sezione Ultimo Naturalismo e Scultura_MAMbo

Con RE-COLLECTING il museo bolognese continua a mescolare le carte in gioco per dare nuovo slancio all’offerta espositiva legata alla collezione permanente. A proseguimento del ciclo di interventi ideato da Lorenzo Balbi – e in occasione della temporanea riapertura delle sedi museali – è stato inaugurato Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte, percorso espositivo tematico a cura di Giusi Vecchi che vede protagoniste le ultime nature morte realizzate dall’artista.

Visibile fino all’11.04.2021, questa “mostra nella mostra” si trova nell’ultima sala del Museo Morandi ed è un vero e proprio approfondimento sulle forme e sui colori della tavolozza di Giorgio Morandi. Un percorso in cui le opere e gli oggetti strettamente legati al processo pittorico accompagnano il visitatore alla scoperta del modus operandi del maestro bolognese e dell’evoluzione del tema della natura morta che, durante la sua ultima stagione artistica, acquisisce sempre più forza in termini di tensione e di profondità psicologica.

Dio può essere chiuso in un tubetto di colore - Giorgio Morandi_MAMbo
Dio può essere chiuso in un tubetto di colore – Giorgio Morandi_MAMbo

Dall’approccio compositivo al suo carattere riservato, dall’osservazione allo studio cromatico della luce. Al MAMbo si esplora la complessa personalità del maestro che, intervistato da Leonida Répaci nel 1958, affermò: «Dio può essere chiuso in un tubetto di colore». Le dieci nature morte selezionate per raccontare tono e composizione nella pittura di Giorgio Morandi fanno parte del periodo che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta. Lo stesso soggetto e le stesse composizioni vengono affrontate dall’artista con una sensibilità vibrante e sempre nuova; il colore è luce e i pigmenti divengono – con l’andare del tempo – materia solida o evanescente.

L’allestimento costringe il visitatore a passeggiare lungo il perimetro della sala, a soffermarsi senza distrazioni di sorta  su ognuno dei documenti esposti. Tele e teche si alternano a ritmo irregolare, raccontando, da un lato, l’opera e la sua evoluzione, il risultato formale e la ripetizione degli elementi; dall’altro, il mezzo, il processo stesso, l’animo e la curiosità del pittore.

Vista sulla sezione Officina d'Arte Italiana_MAMbo
Vista sulla sezione Officina d’Arte Italiana_MAMbo

Gli oggetti dipinti sono sempre gli stessi, eppure Morandi non si ripete mai. L’attenzione alla luce, al colore e alla forma consentono all’artista di sperimentare per tutta la vita, fino ad affermare l’idea di serie e di variante come qualcosa di veramente importante ai fini della sua ricerca. Elemento fondamentale furono anche i colori: che fossero ad olio, a tempera o ad acquerello, essi ebbero sempre un ruolo centrale per gli studi di Morandi che, a riprova della sua curiosità e dell’amore per la storia delle arti, soléva spesso realizzare da solo le tinte da utilizzare nei suoi dipinti.

All’interno di Morandi racconta, pertanto, non mancano i riferimenti allo studio dell’artista e a questa sua inclinazione alla sperimentazione continua. I grandi barattoli di vetro pieni di polveri colorate, i pennelli, la tavolozza sporca, una prova di composizione realizzata con alcuni oggetti originali – provenienti dalla  stanza-studio sita in via Fondazza – divengono traccia della dimensione legata al quotidiano e al processo pittorico. Completano il focus lettere, cartoline e articoli di giornale provenienti dagli archivi del Museo Morandi, ben riposti in una teca e spiegati dalla curatrice Giusi Vecchi in un video che chiude il percorso espositivo.

Informazioni utili:

Dove: MAMbo – Museo d’Arte Moderna – via Don G. Minzoni 14

Quando: dal 04.02.2021 al 11.04.2021

Orari: da martedì a venerdì, ore 14-19

Per informazioni su biglietti e modalità d’ingresso:

www.mambo-bologna.org

 

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