Grazie alla tecnologia NFT (Non-Fungible-Token) viene finalmente risolto qualsiasi problema legato alla replicabilità delle opere digitali. Così il mercato sta prendendo fiducia e le vendite lo testimoniano: la star di internet Nyan Cat, meme nato nel 2011, è stato venduto per una cifra vicina ai $600,000.
Nei 10 anni trascorsi da quando Chris Torres ha creato Nyan Cat, un gatto volante animato con un corpo Pop-Tart che lascia una scia arcobaleno, il meme è stato visto e condiviso sul web centinaia di milioni di volte.
Giovedì Torres ne ha messo in vendita una versione unica su Foundation, un sito web per l’acquisto e la vendita di beni digitali. Nell’ultima ora dell’asta si è scatenata una guerra al rialzo. Alla fine Nyan Cat è stato venduto a un utente identificato solo da un numero di portafoglio di criptovaluta per circa $ 580.000.
Con questa vendita il mercato dell’arte digitale – che si compone di oggetti effimeri chiamati NFT, o “token non fungibili” – compie un ulteriore passo in avanti. Si tratta di una nicchia veramente particolare, dal momento che gli acquirenti non acquisiscono né i diritti d’autore né la proprietà esclusiva di ciò che acquistano. Comprano la possibilità di vantarsi di possederlo e la consapevolezza che la loro copia è quella “autentica”.
Tra gli altri token digitali venduti di recente troviamo una clip di LeBron James che stoppa un tiro in una partita di basket dei Lakers ($ 100.000), un post su Twitter di Mark Cuban ($ 952), proprietario dei Dallas Mavericks, un’immagine dell’attrice Lindsay Lohan ($ 17.000, poi rapidamente rivenduta per $ 57.000).
Fino ad ora i media digitali non avevano ottenuto con continuità tali risultati poiché potevano essere facilmente copiati, condivisi e rubati. La tecnologia blockchain, spesso associata ai Bitcoin, sta cambiando questa situazione. Gli NFT si affidano alla tecnologia per designare una copia ufficiale di un media digitale, consentendo ad artisti, musicisti, influencer e franchise sportivi di vendere beni digitali che altrimenti sarebbero economici o gratuiti.
In una vendita NFT, tutti i computer collegati a una rete di criptovaluta registrano la transazione su un libro mastro condiviso, una blockchain, rendendola parte di un registro pubblico permanente e fungendo da sorta di certificazione di autenticità che non può essere alterata o cancellata.
Il nascente mercato di questi articoli riflette una mossa notevole e tecnologicamente esperta da parte dei creatori di contenuti digitali per connettersi finanziariamente con il loro pubblico ed eliminare gli intermediari.
Ma perché acquistare opere simili? Per alcuni acquirenti di NFT le ragioni sono le stesse per cui si colleziona un’opera d’arte tradizionale: dalla passione personale al desiderio di possedere l’opera ed esporla nella propria casa. Altri stanno cercando invece di guadagnare sfruttando l’aumento dei prezzi delle criptovalute. Per molti è invece una forma di intrattenimento che mescola il gioco d’azzardo, la raccolta di carte sportive, gli investimenti e il day trading.
Il mercato degli NFT ha iniziato a crescere lo scorso anno, con oltre 222.000 persone che hanno partecipato a vendite per un valore di $ 250 milioni, quadruplicando il volume nel 2019, secondo Nonfungible.com, che segue il mercato. Il settore, per quanto ancora osteggiato da un certo timore e diffidenza, sta attirando l’attenzione anche del mondo dell’arte ufficiale. Christie’s ha annunciato infatti la prima vendita di un’opera d’arte completamente digitale.