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Il racconto fotografico di Eriberto Guidi in mostra nella sua Fermo

La novizia (1968) © Archivio Eriberto Guidi – tutti i diritti riservati

Riapre al Terminal Mario Dondero di Fermo la mostra Eriberto Guidi. Sconfinamenti Fotografici. Omaggio al grande fotografo marchigiano Eriberto Guidi, ne ripercorre la lunga attività fotografica attraverso ottanta immagini. La mostra è curata da Simona Guerra e Lisa Calabrese.

Eriberto Guidi. Sconfinamenti Fotografici omaggia il grande fotografo Eriberto Guidi (1930-2016) nella città che gli ha dato i natali, Fermo (Marche). La mostra si sviluppa in undici sezioni, le quali, con taglio storico e didattico, ripercorrono l’attività fotografica dell’autore, affermato in Italia quanto all’estero. Dai primi scatti in bianco e nero, capaci di raggiungere una forte intensità come in La novizia (1968), agli ultimi lavori, in gran parte inediti, in cui Guidi sperimenta il colore, raggiungendo una nuova maturità. La ricerca d’archivio, che ha riportato alla luce opere, carteggi, libri e numerosi riconoscimenti, permette di comprendere come l’opera fotografia di Guidi sia rimasta fino all’ultimo una questione interiore, une ricerca fotografica personale, fuori dalle correnti “di moda” della fotografia.

Paesaggio selezionato per la prestigiosa rivista americana “LIFE” (1970) © Archivio Eriberto Guidi – tutti i diritti riservati

Lo studio della ricca corrispondenza epistolare con gli amici intellettuali, poeti, artisti, fotografi, ha permesso di ricostruire i rapporti edificanti e proficui di Eriberto Guidi nel corso della sua carriera di fotografo. La mostra, come l’atlante di una vita, ci accompagna alla scoperta della ricerca artistica di Guidi, declinata verso il racconto fotografico teorizzato dal suo maestro Luigi Crocenzi. Egli ha trattato i temi dell’uomo e della natura, con un forte richiamo al disegno, al segno, alla pittura e anche alla musica. Tutti elementi sublimati dall’autore sul piano fotografico nell’elemento della luce, studiata, modulata, declinata non solo attraverso la visione, ma anche come esito di un processo interiore.

La mostra è anche visitabile virtualmente sulla pagina web di Giornate di Fotografia. Si tratta di un contributo realizzato grazie allo sviluppatore multimediale Jonathan Mancini che, in collaborazione con il fotografo Diego Pizi, ha prodotto un virtual tour 360° dedicato all’esposizione. Ad accompagnare la visita virtuale, la musica dell’Orchestra Giovanile d’Archi del Conservatorio Statale di Musica G.B. Pergolesi di Fermo. Partecipazione significativa, essendo Guidi fondatore nel 1968, assieme a Annio Giostra del Liceo Musicale di Fermo, poi Conservatorio Statale di Musica.

I Colori del vento © Archivio Eriberto Guidi

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