Dopo un anno di lavori, la nuova istituzione internazionale apre per la prima volta al pubblico il prestigioso edificio cinquecentesco grazie a visite guidate e a un percorso espositivo che racconta il palazzo e la storia delle famiglie che l’hanno abitato. I visitatori potranno ammirare dipinti delle collezioni della famiglia Grimani dell’Albero d’Oro, opere provenienti da importanti collezioni private e le fotografie inedite di Patrick Tourneboeuf, commissionate per l’occasione.
Palazzo Vendramin Grimani a Venezia, uno dei più bei palazzi affacciati sul Canal Grande, già dimora nel ‘700 del doge Pietro Grimani, torna a vivere grazie alla Fondazione dell’Albero d’Oro. L’istituzione culturale senza fini di lucro è nata nel 2019 per volontà di un gruppo di imprenditori e professionisti francesi e veneziani, appassionati di cultura in tutte le sue forme e fortemente legati a Venezia. Dopo gli importanti lavori di restauro e rifunzionalizzazione, la Fondazione è ora pronta ad aprire le porte al pubblico in concomitanza con la 17a Mostra Internazionale di Architettura, nell’anno in cui ricorrono anche i 1600 anni dalla fondazione della città di Venezia.
Dal 24 maggio al 6 giugno 2021 il pubblico potrà scoprire palazzo Vendramin Grimani, già noto come palazzo Grimani Marcello, costruito all’inizio del XVI secolo, tramite visite guidate in programma tutti i giorni, su prenotazione e gratuite per l’occasione.
Il racconto delle collezioni d’arte disperse, iniziate proprio dalla famiglia del doge Grimani, includerà un primo eccezionale nucleo di dipinti appartenuti al palazzo quali Domenico Tintoretto, Sebastiano Ricci e Francesco Montemezzano. Inoltre, il percorso sarà arricchito dalle fotografie dell’artista Patrick Tourneboeuf (Parigi, 1966), per raccontare attraverso l’occhio dell’architetto e fotografo francese l’evoluzione del palazzo prima e dopo i lavori.