Photolux Festival, la biennale internazionale di fotografia di Lucca, nonostante le difficoltà del periodo e qualche necessario, quanto doloroso, rinvio, ha riprogrammato il proprio calendario di mostre per questa primavera. Dal 28 maggio al 22 agosto, gli spazi di Villa Bottini ospiteranno, in due tranche, le mostre che affrontano il tema della pandemia.
La riprogrammazione necessaria per Photolux festival, causata dalla situazione pandemica ancora in atto, ha portato alla primavera del 2021 le mostre che erano previste per lo scorso novembre. Nei suggestivi spazi di Villa Bottini sono due le mostre che si succederanno. Per prima, la collettiva L’inizio del futuro – curata da Giulia Ticozzi e Arcipelago-19 – con un’installazione audiovisiva di Cesura, ripercorre le diverse fasi della pandemia, così come sono state e sono vissute in Italia, attraverso il racconto inedito di fotografi freelance.
A seguire, Racconti della Pandemia – curata da Enrico Stefanelli e Chiara Ruberti – che invece presenta una selezione dei materiali del fondo Covid-19 dell’Archivio Fotografico Lucchese “A. Fazzi”, relativa all’emergenza sanitaria nel territorio lucchese, raccontata attraverso immagini e filmati di autori, non necessariamente professionisti, che vivono e lavorano a Lucca e provincia.
Ma l’impegno di Photolux non si ferma al 2021 e guarda già oltre, precisamente alla primavera del 2022. Sono infatti state ufficializzate le date della biennale internazionale, che dal 28 maggio al 19 giugno 2022, accoglierà i visitatori lungo il filo di un tema coinvolgente ed eterno: l’amore. Eros, che nella cultura greca rappresenta il desiderio, in fotografia può essere oggetto di un discorso visivo, non verbale, inedito e coinvolgente. La fotografia – nelle parole di Enrico Stefanelli (direttore artistico di Photolux):
può aiutarci a ricostruire il sottotesto della narrazione convenzionale e domestica dell’amore. Può esplorarne quegli aspetti che il linguaggio verbale, per pudore o per inadeguatezza, non riesce a delineare. Può svelare livelli di lettura ulteriori, aprire scenari inediti. Disegnare una nuova geografia emotiva delle relazioni, dei sentimenti, dei desideri.
L’attività di Photolux durante questo lungo periodo pandemico non si è mai fermata. Photolux ha infatti concluso la catalogazione degli oltre duemila volumi della sua biblioteca (visitabile su appuntamento); ha compiuto importanti investimenti per nuove acquisizioni, con l’obiettivo di sostenere gli autori, i fotografi e l’editoria specializzata (tutti settori fortemente penalizzati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria). Infine, ha in parte riorganizzato il proprio team, con new entries – come Rica Cerbarano (curatrice e coordinatrice di progetti legati alla fotografia e alla comunicazione visiva) e Francesco Colombelli (assistente alla direzione artistica dell’Atelier dell’Errore e insegnante a Spazio Labo’).
Informazioni
Informazioni: +39 0583 53003
Sito internet: www.photoluxfestival.it