Ricoverato all’Ospedale Fiera di Milano in gravissime condizioni, Giovanni Gastel si è spento oggi pomeriggio intorno alle 18. Addio a un grande fotografo di moda, e non solo.
Nato a Milano nel 1955, Giovanni Gastel avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 27 dicembre. A troncarne la vita, in questo secondo anno di pandemia, è proprio il covid-19, che tra le vittime conta un’ormai lunga serie di personaggi illustri.
Figlio di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone (sorella di Luchino Visconti), inizia a fotografare negli anni ’70, in un seminterrato a Milano. Dal ’76 al ’77 lavora per Christie’s, ma la svolta arriva nel ’81, quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa sua agente e lo introduce al mondo della moda. Dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana “Annabella”, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e in seguito con Mondo Uomo e Donna.
Tra gli anni ’80 e i ’90, la carriera del fotografo milanese esplode parallelamente al boom del “Made in Italy”. Gastel inscena le collaborazioni con le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Seguono Parigi, con marchi quali Diori, Nina Ricci e Guerlain. Ma l’opera del fotografo non si riduce alla pubblicità: la consacrazione artistica arriva nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una personale curata da Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale, aprendo le porte ad un altro lato del suo repertorio, prima d’ora inesplorato: il Ritratto.
Negli ultimi anni, Gastel vi si dedica a tempo pieno: il suo lavoro culmina nella mostra The People I Like al Museo Maxxi di Roma nell’anno 2020 con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso fotografo ha incontrato durante in oltre 40 anni di carriera.