Alessandro Martire – pianista e compositore classe ’92 – ha incantato grandi e piccini sul lago ghiacciato di Staz, a St. Moritz (Svizzera), regalando una performance spettacolare con il suo nuovo singolo Heart dall’ultimo album Share The World della Carosello Records, brano presente nel video Ice Waves. Dopo aver suonato su un aereo e su una piattaforma mobile sul Lago di Como, Alessandro rinnova il suo legame con la natura, accompagnato dai volteggi di Felicitas Joy Fischer, giovane promessa tredicenne del pattinaggio internazionale, su un ice rink a forma di cuore. In attesa del prossimo concerto nel deserto dell’Oman, ennesimo connubio tra landscape e musica, è disponibile il video Ice Waves anche sulla pagina Facebook di National Geographic Italia.
Dopo l’esperienza del Floating Moving Concert sul Lago di Como, volevo tornare a suonare in un luogo insolito, quanto magico. Il lago ghiacciato di Staz a St. Moritz mi ha offerto la cornice perfetta. Sentivo di essere davvero in comunione con la natura. Sembrava quasi che il pianoforte dialogasse con le montagne.” (Alessandro Martire)
Com’è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata da bambino: ho iniziato a suonare quando avevo 7 anni e a comporre a 15 fino ad arrivare a oggi con tre dischi pubblicati, tra cui l’ultimo uscito proprio nel 2020, Share The World. Ho fatto un percorso di studi ben specifico, passando anche per vie americane da Berklee. Ho sempre avuto un’empatia incredibile nei confronti della musica: iniziare a comporre è stata un’altra scoperta, un nuovo modo di conoscere e reinterpretare i brani, rendendo il tutto ancora più stimolante.
L’idea di unire viaggi e musica, amalgamando in un connubio unico landscape e sound, come ti è venuta?
La mia volontà era di dare un’immagine alla musica strumentale. Volevo creare un impatto visivo forte, comunicare con tutto il mondo: siamo anime composte da culture diverse, ma alla fine siamo tutte persone. La musica crea legami, essendo un linguaggio universale, e la musica strumentale – in assenza di parole – lo è ancora di più. Ho pensato che portare il palcoscenico in contesti diversi e inusuali fosse la cosa giusta. Ho iniziato qualche anno fa con i Floating Moving Concerts, concerti sul Lago di Como con l’ausilio di una piattaforma trainata da un motoscafo su cui viene posto il pianoforte – che vorrei portare in giro per tutto il mondo. Tra le due edizioni ho suonato su un aereo, ora sul lago ghiacciato di St. Moritz e in programma ho di suonare nel deserto dell’Oman sempre per la National Geographic Expeditions.
Insomma, quindi anche location “estreme”. La scelta di suonare isolato dal mondo ha sicuramente aiutato in un periodo come questo di emergenza sanitaria e pandemia globale.
Esattamente. Ho deciso di rifare la seconda edizione del Floating Moving Concert live proprio per questo motivo, per dare un segno di speranza alla musica dal vivo. Siamo in un momento davvero difficile nel mondo dello spettacolo e della musica, ho pensato che esibirmi anche solo online avrebbe aiutato tante persone confinate in casa. Noi artisti siamo stati colpiti duramente, è vero, ma io penso che l’arte e la bellezza siano la cura a questo male. Mi sono sentito responsabilizzato a dare un messaggio, un invito a non abbattersi di fronte a questa pandemia. E’ stato molto difficile, soprattutto l’ultimo progetto sul lago ghiacciato, ma quando hai una passione forte non puoi farti abbattere.
Parlami un po’ del tuo ultimo singolo Heart, all’interno del video Ice Waves. E’ stata interessante la collaborazione con la National Geographic?
Heart è un brano ispirato al battito cardiaco di una bambina nella pancia della mamma: io mi sono ispirato a questo battito, infatti all’inizio il pianoforte è quasi ritmico. Se noti, l’ice rink del lago ghiacciato di St. Moritz l’ho fatto appunto realizzare a forma di cuore. C’è tutto un pensiero dietro, inizio io a suonare e la pattinatrice arriva dopo ricalcando il percorso a cuore per poi girarmi intorno. La location era la migliore tra quelle selezionate, un po’ perché io sono di Como e sono vicino alla Svizzera, un po’ perché il lago di St. Moritz ha una natura incontaminata incredibile, quasi stile tundra. Volevo simboleggiare l’immensità, nonostante le dure restrizioni legate al Covid. La bambina è una giovane promessa svizzera di St. Moritz, per loro il pattinaggio è come da noi il calcio. Spero di averle dato un po’ di visibilità, è molto talentuosa.
E’ stato complesso a livello organizzativo o a livello emotivo?
A livello globale. Dalla parte produttiva a quella realizzativa fino a quella umana/emotiva, perché mettere un pianoforte su un lago ghiacciato non lo aveva mai fatto nessuno senza una piattaforma. E se non l’ha mai fatto nessuno, c’è un motivo. [Ride] A livello ingegneristico ha richiesto vari accorgimenti, dalla misurazione del ghiaccio al peso del pianoforte.
Hai qualche compositore di riferimento?
Fin da piccolo ho sempre ascoltato tutti i grandi compositori del mondo del cinema. I miei esempi non sono per forza commerciali come Ennio Morricone e John Williams, ma anche compositori pop e jazz meno conosciuti.
Progetti futuri?
Il progetto nel deserto dell’Oman era in programma per l’anno scorso ed è stato posticipato, quindi rimanendo in stand-by dovrà essere ripreso. Nel frattempo cito il mio ultimo disco, dal titolo Share The World per la Carosello Records: è un disco dedicato alle persone che vivono di esperienze, sentimenti e viaggi, in attesa di poterne vivere di nuovi.
Consigli per intraprendere un percorso simile al tuo? Esistono formule magiche a riguardo?
E’ un percorso molto complicato, necessita di un quantitativo di passione esagerato, a livello proprio viscerale, e di tanta perseveranza. E’ una carriera di alti e bassi, devi essere convinto di te stesso: all’inizio quando volevo portare la musica in contesti naturalistici mi guardavano un po’ storto, ma adesso è tutta un’altra storia. Il mio consiglio spassionato è quindi di mirare l’obiettivo e non perderlo mai di vista. Un frase banale ma veritiera.
https://www.carosellorecords.com/artisti/alessandro_martire