Ė così che ho capito che la filosofia poteva diventare testo teatrale e la saggistica poteva parlare il linguaggio del cuore e dei sensi e non solo della ragione, che si capisce e si pensa con il corpo e non solo con la mente, e ho cominciato a poco a poco a poco a far diventare la filosofia vita, Eleonora Fiorani
Si è spenta a 78 anni a Milano Eleonora Fiorani (1942-2021): epistemologa, saggista e critica d’arte, oltre che docente di Antropologia culturale al Politecnico e di Evoluzione e innovazione dei linguaggi e Sociologia dell’innovazione allo IED e alla Naba.
All’inizio della sua carriera aveva dedicato la sua attenzione principalmente all’antropologia e alla sociologia, spaziando verso la geografia, l’etnobotanica, e l’etnozoologia. In quanto saggista e docente, il suo contributo è stato fondamentale anche nei campi delle arti visive, di fashion e design.
Nondimeno, era membro del comitato scientifico della Triennale di Milano per il settore moda. In questa sede, tra il 2015 e il 2018 ha curato e promosso le esposizioni Textile vivant. Nuovo vocabolario della moda italiana e Rick Owens. Subhuman Inhuman Superhuman.
Laureatasi proprio nel 1968, anno cruciale nella scena politica internazionale, ha maturato la sua riflessione filosofica sulla base degli influssi del movimento operaio e dei fenomeni sociali di cui il Sessantotto è stato l’anno culmine. Negli stessi anni, la sua militanza politico-culturale sfocia anche nella fondazione della rivista “Che fare” assieme al marito Francesco Leonetti, Roberto Di Marco, Arnaldo Pomodoro ed Enzo Mari, con cui intratteneva anche una stretta amicizia e la cui mostra personale ne ricorda il lavoro di una vita proprio alla Triennale.
La fascinazione per l’arte visiva, e in particolare per la relazione tra l’uomo e l’ambiente in cui vive e si trova immerso, fanno di lei anche una critica d’arte, molto attenta anche alle trasformazioni della società contemporanea. Una delle chiavi di interpretazione per il lavoro e il pensiero di Fiorani è sicuramente quella dell’interdisciplinarità: la sua personalità intellettuale è impossibile da inserire in un’unica categoria di saperi. Appassionata anche di musica, dichiara:
La musica e il design mi hanno portato ad aprire nuovi territori di ricerca. Nella musica dove ho cominciato a occuparmi di estetica musicale e ho partecipato a convegni organizzati dal Conservatorio su Mozart, su Gerschwin, su Satie e i Sei e a seminari di studio a Venezia sulla musica e il teatro giapponese. A sua volta il design è diventato di lì a poco il mio mondo di riferimento e il nodo cruciale per mettere insieme i pezzi delle vite che stavo vivendo e a darmi le chiavi di lettura della società contemporanea., Eleonora Fiorani
Tra i suoi ultimi lavori sul territorio milanese, la mostra diffusa Fantasmi del Novecento, curata assieme a Maria Fratelli e Mariella Brenna, che nel 2019 ha coinvolto numerose realtà culturali milanesi, tra cui il CASVA e la Casa Museo Boschi di Stefano.
Fervente scrittrice, sono numerose le sue pubblicazioni: tra le altre, ricordiamo Il naturale perduto; Friedrich Engels e il materialismo dialettico; Leggere i materiali; Il mondo degli oggetti; Geografie dell’abitare; I mondi che siamo; Nel tempo delle ritornanze e infine Cantare il tempo e l’essere.