La Biennale di Liverpool è il più grande festival di arte contemporanea del Regno Unito. L’undicesima edizione, The Stomach and the Port, si sarebbe dovuta svolgere nel 2020. Non solo è stata posticipata – come molte altre esposizioni internazionali – ma la curatrice Manuela Moscoso ha deciso di modificarne il programma per accordarlo con il nuovo contesto pandemico. Dal mese di maggio 2021, le opere d’arte abiteranno la città e le sue istituzioni.
La prossima edizione è intitolata The Stomach and the Port ed esplora il corpo e le maniere attraverso cui esso può stabilire un legame con il mondo. Cinquanta artisti internazionali e due collettivi parteciperanno alla Biennale.
Dalla sua nascita, la Biennale ha “invaso” spazi pubblici, siti storici, gallerie d’arte e musei in modo inaspettato e sorprendente, cambiando la città di Liverpool. Il programma di quest’anno prevede l’accesso gratuito a esposizioni, performances, proiezioni ed eventi collaterali per dodici settimane, riattivando il tessuto culturale e vibrante della città di Liverpool.
Fra le istituzioni coinvolte nel progetto troviamo Liverpool Central Library, Cotton Exchange Building, Exchange Flags, FACT, National Museums Liverpool, Open Eye Gallery e Tate Liverpool. Per la prima volta quest’anno, la Biennale entrerà anche nello storico edificio Lewis’s Building.
Questa speciale edizione ha inizio il 20 marzo 2021 con un denso e vasto programma educativo, primo capitolo “outside”. Questo insieme di eventi collaterali vuole coinvolgere le famiglie, le scuole e la comunità tutta e sarà accessibile dal nuovo portale della Biennale.
Quest’ultimo è dedicato anche alla presentazione degli artisti e al dinamico programma di eventi pubblici, assieme alla nuova serie di opere disseminate nella città, tra sculture e installazioni digitali e audio-video.
Con una particolare attenzione all’esplorazione del legame di parentela – uno dei tre punti di ingresso della Biennale, assieme a Stomaco e Porosità – il programma educativo si ispira alle connessioni, alla base della comunità di Liverpool.
Esso include una selezione di documenti e fonti virtuali e fisici, assieme a svariate opere commissionate ad artisti internazionali. In questo modo, le famiglie e i giovani possono esplorare e approfondire ogni opera e ogni artista.
La piattaforma digitale include varie attività per persone di tutte le età. La biennale ha commissionato una serie di tutorial interattivi e performances al KeKeÇa Body Percussion Ensemble, che crea musica con il proprio corpo.
Saranno proposti workshop digitali tenuti dagli artisti stessi, per studenti tra i 14 e i 19 anni, che avranno come punto di partenza i tre temi della Biennale, Parentela, Stomaco e Porosità. Alcune di queste sessioni indagheranno l’approccio curatoriale alla Biennale, in collaborazione con le organizzazioni locali, tra qui quelle LGBT+ e per i richiedenti asilo e rifugiati.
Attività online legate alla parentela saranno dedicate alle famiglie, dalla ricerca del nome di una pianta selvatica a un report sul tempo, all’apprendimento dello scheletro attraverso lo yoga.
Il pacchetto per le famiglie incoraggia i giovani a investigare le proprie connessioni con il mondo, educandoli a diventare critici d’arte, creativi e narratori. Il pacchetto potrà essere scaricato da internet.
Saranno disponibili anche risorse online per professori ed educatori che desiderino portare la Biennale nelle proprie classi.
Da maggio, in linea con le norme governative, il secondo capitolo “inside” della Biennale Liverpool prevede il lancio dell’intero festival, ospitato in locations di grande valore storico-artistico.
La curatrice dell’edizione, Manuela Moscoso, ha dichiarato: “Siamo grati ai nostri artisti e partners locali per aver preso parte a questo ricco programma che, dopo il lockdown e con la fioritura della primavera, ha come obiettivo quello di risvegliare i nostri sensi e far sentire al pubblico di essere presenti, e di sentirsi parte di qualcosa. Dall’imparare con il corpo attraverso il movimento e l’esercizio, all’ampliare il potenziale delle nostre idee e dei nostri sogni, gli artisti di The Stomach and the Port hanno voluto creare nuove connessioni, sottolineando l’importanza dei legami di parentela nella società. L’educazione è il cuore della Biennale di Liverpool, è parte di tutto ciò che facciamo. Con accesso gratuito, il programma educativo che proponiamo crea ponti, illustra il ventaglio di storie della Biennale e dà informazioni che possono essere assorbite attraverso esperienze vicine alla propria comunità, a casa o a scuola”.