Piazza dell’Immacolata cambia veste. Il centro nevralgico dei fermenti, degli incontri e delle vibrazioni del quartiere di San Lorenzo, diventa una tela bianca da riattivare e ripensare. Leonardo Crudi innesca la trasformazione esteriore del luogo, riflettendo su un’opera pavimentale che si inserisce in modo dirompente nel contesto urbano ospitante.
Si tratta di un’area caratterizzata da un mutamento continuo e dal dinamismo tipico da snodo centrale di uno storico rione popolare e popolato. L’idea di base si concentra in un’istanza di ripensamento della Piazza, che da luogo isolato dalle intersezioni del quartiere, si autodetermini come un elemento urbano di carattere, nell’ambito di un progetto più ampio di riqualificazione e di ripensamento delle funzioni destinate agli spazi cittadini. L’operazione, quindi, si colloca in un palinsesto di interventi declinati sul quartiere, con l’obiettivo di restituire simbolicamente alla collettività un utilizzo libero e condiviso dei perimetri pubblici. A questo scopo concorreranno parallelamente la realizzazione di aree pedonali, la progettazione di oasi temporanee, opere di pedonalizzazione (da Piazza dei Sanniti al Borghetto dei Lucani) e l’applicazione — come nel caso di Fantasia in piazza — di tactical urbanism per avviare dei processi di riqualificazione degli ambienti e per renderli favorevoli a fini sociali e relazionali.
L’opera sulla pavimentazione della piazza, rivestita da basaltine, si delinea attraverso elementi geometrici eterogenei, traiettorie chiuse e aperte, giochi cromatici, accostamenti visivi e percorsi ludici che richiameranno nel più dei casi l’attenzione dei passanti e delle passanti, invitando a una sosta, uno scatto, un passaggio casuale o una qualche possibile forma di interazione. La trasformazione radicale di uno spazio comune per eccellenza, punta a rielaborarne profondamente gli attributi funzionali come quelli visivi, ricreando da un lato uno scenario estetico interessante e dall’altro una dimensione da abitare, con cui istituire uno scambio e in cui generare dialoghi.
La street-art orizzontale assume il ruolo di medium funzionale alla disposizione e alla riorganizzazione dello spazio pubblico, come risultato di un processo di partecipazione individuale e collettiva. Sia l’artista, coinvolto in primis, sia la cittadinanza, compartecipano attivamente all’operazione, la cui conseguenza sarà una fruizione libera da interpretare e vivere altrettanto liberamente. L’intervento del giovane artista viene concepito come veicolo di espressione per potenziare la relazione arte-cittadini-quartiere, immaginando un campo di gioco, interazione, attività, vivibile ed esperibile attraverso le geometrie multicolori dell’opera.
Con questa inedita agorà a colori, si pensa a nuove strategie di valorizzazione urbana, tarandole sulle necessità del quartiere e su quelle degli abitanti di ogni età. Una piccola interazione che genera riflessioni ulteriori, rivolte alla pacificazione tra i cittadini e uno spazio vitale sempre più complesso e confuso. Una piazza che si distingua dal caos della metropoli e che riporti al centro l’attenzione al paesaggio quotidiano e alla forza del rinnovamento. Una nuova idea di città dunque, invasa da forme e colori che ne riattivino la narrazione visiva e che diventa oggetto di nuovi itinerari percorribili nella progettazione culturale.
L’opera è stata realizzata da Leonardo Crudi con il contributo Avviso pubblico “Lazio Street Art” – Bandi Cultura Regione Lazio vinto dal II Municipio, con un progetto curato dalla rete di associazioni Libera Repubblica di San Lorenzo, ANPI San Lorenzo, Atletico San Lorenzo, Civico San Lorenzo, Communia, Esc Atelier, Il Grande Cocomero, La GRU – Germogli di Rinascita Urbana, Nuovo Cinema Palazzo.