David di Donatello 2021: 15 candidature per Volevo nascondermi con Elio Germano sulla vita di Antonio Ligabue, 14 per Hammamet di Gianni Amelio con Pierfrancesco Favino
Sono state annunciate le candidature per i David di Donatello 2021. La premiazione sarà trasmessa in diretta su Raiuno, condotta da Carlo Conti.
Volevo nascondermi su Antonio Ligabue è il film che ha conquistato il maggior numero di candidature, ben 15. Hammamet, il film su Craxi di con Pierfrancesco Favino, invece 14. Segue Favolacce dei fratelli D’Innocenzo con 13. L’incredibile storia dell’isola delle rose di Sydney Sibilia (su Netfflix) e Miss Marx con Romola Garai 11 a testa.
Giorgio Dritti per Volevo nascondermi (Prime Video), Favolacce (Prime Video), Gianni Amelio per Hammamet (NowTV, SkyGO), Emma Dante per Le sorelle Macaluso (Raiplay) e Susanna Nicchiarelli per Miss Marx (NowTV) i candidati per la miglior regia (e miglior film).
A condersi il premio come miglior attore protagonista saranno Elio Germano (Volevo nascondermi), Pierfrancesco Favino (Hammamet), Valerio Mastrandrea (Figli), Renato Pozzetto (Lei mi parla ancora) e Kim Rossi Stuart (Cosa sarà).
Come migliore attrice protagonista invcece troviamo in lizza Paola Cortellesi (Figli), Vittoria Puccini (18 regali), Micaela Ramazzotti (Gli anni più belli), Sophia Loren (La vita davanti a sé) e Alba Rohrwacher (Lacci), che ha ricevuto anche una nomination come attrice non protagonista per Magari di Ginevra Elkann.
Miglior film straniero? 1917 di Sam Mendes, I miserabili – Les Misérables di Ladj Ly, Jojo Rabbit di Taika Waititi, Richard Jewell di Clint Eastwood o Sorry We Missed You di Ken Loach.
Queste candidature non sono andate a genio a Gabriele Muccino, che su twitter polemizza: “Diciamocelo, cari Giurati del @PremiDavid: questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo”, e, a ruota libera sui colleghi, continua: “Sto provando a guardare da stamattina #Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti)”.
Non contento insiste: “Il mio ragionamento è: faccio film da 23 anni. Ho girato in diversi continenti, mi sono misurato con il pubblico italiano e anche globale. Il mondo reale, nel nostro mestiere, è fuori del perimetro del cortile in cui si giocava alla champions league quando era solo briscola”.
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