Nella “Pharaohs Golden Parade” ventidue mummie sono state trasportate nelle vie del Cairo per essere ricollocate nel nuovo Museo Nazionale della Civiltà Egizia
La Golden Parade
Una parata a dir poco spettacolare. La “Pharaohs Golden Parade” ha sfilato nelle vie del Cairo per trasportare ventidue mummie reali – 18 re e 4 regine – dal Museo Egizio vicino a Piazza Tahrir al nuovo Museo Nazionale della Civiltà Egizia. Con l’idea di rilanciare l’Egitto come “culla della civiltà”.
Un percorso di cinque chilometri, attraverso il quale le mummie sono state scortate da guardie a cavallo in capsule prive di ossigeno e riempite di azoto su carri con speciali ammortizzatori. Anche le strade interessate dalla sfilata sono state ripavimentate per garantire un viaggio regolare con il minimo disagio. La sfilata ha seguito un ordine cronologico di regno dal sovrano della XVII dinastia, Seqenenre Taa II, a Ramses IX.
Un evento mediatico ripreso in diretta dalla tv di Stato e seguito via web dagli appassionati di tutto il mondo che si spera possa rilanciare il turismo in Egitto. Un settore che, come è facile immaginare, a causa della pandemia da Covid -19, è in grande sofferenza.
Il Grand Egyptian Museum
La sua apertura è stata rinviata tante volte ma è ormai imminente l’inaugurazione anche del Grand Egyptian Museum. Con i suoi 50.000 manufatti (ma c’è chi dice che saranno molti di più) egizi sarà il più grande museo archeologico del mondo. Con una posizione a dir poco unica al mondo, a ridosso della Necropoli di Giza. Chi ha avuto la fortuna di visitare il museo in anteprima racconta di un allestimento museografico non solo suggestivo ma anche innovativo. In grado di far rivivere una sorta di viaggio del tempo ai visitatori che, covid permettendo, giungeranno da ogni parte del mondo.