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Arte moderna e contemporanea: un inedito trittico di Boetti in vendita da Mediartrade

Lot 125 - Senza titolo (...un Buskashi in Afghanistan…), 1989 ca., H149 x L301.5 cm. tecnica mista su carta. Stima 150.000-180.000 € Lot 125 - Senza titolo (...un Buskashi in Afghanistan…), 1989 ca., H149 x L301.5 cm. tecnica mista su carta. Stima 150.000-180.000 €
Lot 125 - Alighiero Boetti, Senza titolo (...un Buskashi in Afghanistan…), 1989 ca., H149 x L301.5 cm. tecnica mista su carta. Stima 150.000-180.000 €
Lot 125 – Alighiero Boetti, Senza titolo (…un Buskashi in Afghanistan…), 1989 ca., H149 x L301.5 cm. tecnica mista su carta. Stima 150.000-180.000 €

Mediartrade Casa d’Aste accende i riflettori sull’arte moderna e contemporanea. Mercoledì 21 e giovedì 22 aprile. Ben 175 lotti in catalogo tra cui un’opera inedita di Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994). L’esposizione dei lotti proseguirà sino al prossimo 19 aprile in via Marco Polo 9, a Milano. Le proposte in catalogo possono inoltre essere visionate attraverso il virtual tour disponibile sul sito della casa d’aste.

Trittico inedito

A guidare l’appuntamento in due giornate è senza dubbio lo splendido trittico “Senza titolo (…un Buskashi in Afghanistan…)” realizzato da Alighiero Boetti nel 1989 ca. L’opera – di 149 x 301.5 cm – fa riferimento all’invasione sovietica in Afghanistan del 1979. Il Buskashi, – sport nazionale afgano in cui i cavalieri divisi in due squadre devono contendersi la carcassa di un capo di bestiame – diviene emblematica metafora della spartizione dei territori ad opera di potenze straniere. Il trittico raccoglie e condensa le diverse anime dell’artista attraverso un susseguirsi di istantanee, frammenti di articoli di giornale, “cartoline” e intense pennellate vermiglio che vanno a comporre una sorta di costellazione significante attraverso cui l’artista racconta il mondo e le sue contraddizioni. Parte da una stima di 150.000-180.000 euro.

Libri d’arte e grafiche

L’incanto si aprirà con una preziosa selezione di libri d’arte. Tra le proposta il volume illustrato “Rime per la donna pietra” di Dante Alighieri – di cui ricorrono le celebrazioni per i 700 anni dalla morte – con incisioni di Francesco Arduini datato 1965 (€ 600-800). Seguirà un’interessante collezione di grafiche tra cui emergono opere di Antoni Tàpies, Joseph Beuys e Alighiero Boetti con “Twinings” del 1978 – opera realizzata per la nota industria londinese “Twinings” -, in cui l’artista gioca sulla parola “twin” inserendo il proprio sdoppiamento Shaman/Showman (€ 800-1.200).

Lot 59 - Aligi Sassu, Il giudizio di Paride, 1983, acrilico su tavola, stima 6.000-8.000 €
Lot 59 – Aligi Sassu, Il giudizio di Paride, 1983, acrilico su tavola, stima 6.000-8.000 €

I maestri dell’arte italiana

Un significativo spazio è stato dedicato ai maestri dell’arte italiana a partire da Turi Simeti, artista recentemente scomparso che ha reso celebre “l’ovale”, elemento primordiale che ricorda l’uovo filosofico di Virgilio, ma anche le texture e i pattern che resero grande lo stile e il gusto degli anni ’60.  A seguire due opere del premio Nobel per la letteratura Dario Fo “Tende al mare” entrambe del 1999 realizzate nell’ambito della manifestazione “Tende al Mare” organizzata a Cesenatico nello stesso anno, esempio tipico di come i lavori teatrali di Fo nascessero dapprima come immagini (€ 5.000-7.000 l’una). A seguire Aligi Sassu con “Il giudizio di Paride” 1983 in cui il pretesto mitologico diviene espediente narrativo per raccontare con pennellate energiche e luminose l’uomo in quanto individuo che non può fare a meno di compiere scelte. Stima di partenza 6-8 mila euro.

Achille Perilli è in catalogo con due opere: “Son Moi” del 2004 (€ 2.200-2.800) dove le immagini costruite di forma e di colore nello spazio trovano inesauribili possibilità di sviluppo grazie ad un processo operativo irrazionale, e un lavoro del 1965 offerto a 10.000-12.000 euro in cui l’artista esplica una pittura più di ipotesi che di forme realizzando una sorta di “continuum segnico”. E ancora gli importanti esponenti della scuola di Piazza del Popolo: Mario Schifano, Tano Festa, Renato Mambor e Franco Angeli in cui le immagini dalla fissità stereotipata acquistano una temperatura emotiva data dalle accensioni di colore.

Lot 67 - Achille Perilli, Senza titolo, 1965, tempera e inchiostro su cartoncino. Stima 10.000-12.000 €
Lot 67 – Achille Perilli, Senza titolo, 1965, tempera e inchiostro su cartoncino. Stima 10.000-12.000 €

Tra le numerose proposte una significativa selezione di opere di Roberto Crippa  tra le altre – “Spirale” del 1951 (€ 8.000-10.000) in cui la pennellata si affida al vitalismo del gesto puro che si trasmette e si concreta sulla superficie, e “Landscape” del 1971 (€ 6.000-8.000) in cui il sughero e le altre materie dei “collages” acquistano evidenza di timbro, anche per i valori di cromatismo attraverso l’utilizzo di acrilici.

Sono tre le opere di Piero Gilardi – offerte a stime dai 3.000 ai 7.000 euro – in cui l’artista estende la dimensione partecipativa, relazionale e interattiva dell’arte alla “biosfera” che comprende non solo gli esseri che compongono quella che tradizionalmente viene chiamata natura, ma anche la “seconda natura”, cioè la dimensione dell’ artificialità umana. A seguire Carlo Mattioli con la sua pittura che macina immagini, iconografie, sabbie rigogliose di paesaggio. A chiudere la prima sessione, due importanti esponenti della Transavanguardia Sandro Chia e Francesco Clemente. 

Lot 74 – Roberto Crippa, Spirale, 1951, Olio su tela, 60 x 50 cm, stima 8.000 – 10.000 €

Seconda sessione

La seconda sessione in calendario per giovedì 22 aprile si aprirà con significative opere dei fratelli Antonio e Xavier Bueno, con protagonisti bambini e ragazzi perlopiù solitari. E ancora un corpus di opere particolarmente rappresentativo di Mattia Moreni: “Composizione (n.666)” del 1952 (€ 12.000-16.000) in cui l’articolazione interna si arricchisce di un’espansione spaziale di trame segnico-strutturali, e due tele dei primi Anni ’90“La grande tavola alienata per Vincent” del 1990 (€ 6.000-8.000) che si caratterizza entro la grande tradizione espressionista il cui riferimento ideale è Vincent Van Gogh e “La siringa del Mal” datata 1992 con una scrittura pittorica di stesura graffita che stima 60.000-80.000 euro. Viene offerta a 23.000-25.000 l’olio, smalto, collage e tuta su tela di Enirico Baj intitolato “Personaggio” del 1955. Opera intrisa di dissacrante imagerie favolistico-grottesca.

Salvo è in catalogo con “Una sera” del 2007 in cui tutto subisce la portentosa trasmutazione in corpo luminoso (€ 30.000-35.000). Tra i maggiori interpreti della pittura italiana della prima metà del Novecento emerge Filippo De Pisis con un intenso ritratto del 1946 in cui l’artista coglie la realtà attraverso un personalissimo alfabeto pittorico che trascrive ogni molecola, ogni guizzo di luce, ogni velo d’ombra, ogni fremito di vita (stima 18.000-20.000). Tra le ricche proposte si fa strada una pittura dalle superfici tirate con la spatola che ricorda la tecnica dei dipinti murali degli anni Trenta: si tratta dell’opera di Mario Tozzi con “Il dado sulla mano” del 1971 e le sue immagini di limpida armonia, figure di donna assunte nella loro qualità paradigmatica immobile nella storia e nel tempo (€ 20.000-23.000).

Lot 111 - Salvo, Una sera, 2007, olio su tela. Stima 30.000-35.000 €
Lot 111 – Salvo, Una sera, 2007, olio su tela. Stima 30.000-35.000 €

Al lotto 118 “Le amiche” di Massimo Campigli del 1955 (€ 30.000-35.000) seguito da René Paresce con “Il castello” del 1931 in cui l’artista reinterpreta la realtà come invenzione in una sovrapposizione di immagini e di simboli che rimandano da una parte all’immaginario del classicismo mediterraneo dall’altra alla pittura di Jean Lurçat. Stima 22.000-25.000 euro. E ancora gli “affichistes”, Mimmo Rotella con “Colorato” 1959-1990 ca. (€ 8.000-10.000) e Jacques Villeglé con “IX Arrondissement”1988 (€ 9.000-11.000). Ma le proposte non sono ancora finite. Si segnalano una serie di artisti per i quali il fulcro della ricerca si attua nell’analisi sistematica dei fenomeni percettivi: Dadamaino con “Volume” del 1958 (€ 25.000-30.000), tipico esempio in cui il quadro è assunto in tutta la sua ostentata fisicità e sottoposto a un atto di negazione della primazia della superficie e “Costellazioni” del 1984 in cui i segni si fanno miriade, come molecole pulsanti energia, un’apparenza di caos retta da un ordine imperscrutabile (€20.000-25.000).

Una vendita per tutti i gusti. Tra le altre proposte Gianni Colombo, artista che concepisce opere e ambienti che, agendo attivamente sulla percezione fisica e sensoriale dello spettatore, testimoniano la possibilità di fare esperienza del mondo toccandolo ed essendone toccati. Di Getulio Alviani si segnala “Superficie a testura vibratile” degli Anni ’70 in cui i materiali sono coordinati secondo una definita e lucidissima idea creativa. Stima 25.000-30.000. Traslando nella più recente contemporaneità, Vik Muniz che mette in atto un gioco sottile e dialettico tra rappresentazione ed interpretazione, tra evidenza e simulazione in cui lo spettatore è chiamato a compiere uno sforzo di rielaborazione per decodificare il senso dell’immagine (lotto 131, stima € 17.000-20.000). A seguire l’ironia dissacrante di Francesco De Molfetta, artista che attua un recupero di quel gusto duchampiano e italianamente dedominicisiano per il gioco di parole. Su questa scia, Paul Kaiju & Kaws, che indaga l’interazione tra arte e consumismo, trovando il naturale completamento proprio nella commercializzazione dei suoi prodotti artistici. Un catalogo composito che raccoglie figure apicali dell’arte italiana ed internazionale del XX e XXI secolo.

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VIRTUAL TOUR

Lot 122 – Mimmo Rotella, Colorato, 1959-1990 ca., Sovrapittura su décollage. Stima 8.000-10.000 €

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