Le aste della settimana e i link ai Cataloghi. Arte moderna e contemporanea da Babuino, Meeting Art e Finarte

Lotto 100 – Piero Dorazio, Senza titolo, 1973. In asta da Meeting Art il 17 aprile. Stima 80.000 – 90.000 euro

Una settimana ricca di vendite nel mercato dell’arte. Oltre quaranta gli incanti in calendario. Dai tappeti agli orologi, fino all’antiquariato e all’attualissima NFT (“non fungible token”) protagonista da Phillips sino al prossimo 23 aprile. A guidare gli appuntamenti è senza dubbio l’arte moderna e contemporanea in programma da Babuino (da martedì a giovedì), Meeting Art (dal 17 al 25 aprile) e Finarte (giovedì 15). Ecco tutte le aste da non perdere e i link diretti per sfogliare i Cataloghi.

Le proposte di Babuino

La Casa d’Aste Babuino apre le porte all’arte moderna e contemporanea. Da domani a giovedì 15 aprile dipinti, disegni, grafiche, sculture, arti decorative e Design protagonisti di una tre giorni da non perdere. Oltre 200 lotti a sessione. Tra le proposte un acrilico su juta di grandi dimensioni del genovese Eugenio Carmi, Ossimoro arcaico, del 1982 (€ 8.000-12.000), seguito dal Senza titolo – di Renato Mambor realizzato nel 1965 ca. (€ 2.500-3.000). Mario Schifano è in catalogo con uno smalto e acrilico su tela dal titolo Mare Energia (€ 4-6 mila), mentre di Tano Festa è proposto Coriandoli – coriandoli su tela ad acrilico color nero – con una stima di 5-6 mila euro.

A guidare il catalogo della prima tornata è il bellissimo Motivo per tappeto con stilizzazione di mare di Giacomo Balla. Si tratta di una tempera su carta applicata su tela del 1919 ca. proveniente da un’illustre collezione romana e viene offerta con una stima di € 20.000-25.000. Sempre di Balla, una matita grassa su carta applicata su tela intitolata Elementi decorativi + paesaggio (€ 15-18 mila). Spicca una tempera su cartoncino applicato su tavola di Gino Severini dal titolo Tracteurs Agricoles. L’opera, realizzata nel 1952-53 è presentata con una stima di 5-7 mila euro. L’olio su tela Donna con grande cappello del 1900 ca. realizzato da pittore Olandese del Novecento è in catalogo al lotto 33 con una valutazione di € 1.500-2.000 (www.astebabuino.it).

Meeting Art e Finarte

Dal 17 al 25 aprile sono 450 i lotti che scorrono dietro il rostro della casa d’aste Meeting Art. A guidarli è il mosaico di Piero Dorazio, Ionic I°, che parte da 60 mila (stima 105-120 mila). Sempre del pittore romano il Senza titolo del 1973 (base 40 mila, stima 80-90 mila). Da non perdere l’olio su alluminio Witches del britannico Jason Martin (1970), le cui superfici monocromatiche assumono il valore visivo di una scultura. Stima € 72-80 mila. Chiude il tris di highlight una tempestosa e straziante scena di Giorgio De Chirico. Il suo struggente Cavallo ferito viene proposto a € 63-70 mila. Ideale raccordo tra i due mondi, come esplicita il titolo, è Geometria e figura (€ 40-50 mila) di Mario Tozzi. Il viso di una donna cede spontaneità al semplificarsi della forma. www.meetingart.it

La linea e il segno marchiano l’incanto di Finarte, programmato a Milano in due tornate giovedì 15 aprile. Ben 284 lotti tra cui spiccano i graffi di Hans Hartung. Impattante sovrapporsi di nero e giallo, T 1976-E 18 è presentato con la stima di € 80-120 mila. Libere nello spazio le traiettorie di Miguel Berrocal. La sua scultura Petit Fer, Opus n°3, forgiata in un unico esemplare, è stimata € 30-40 mila. Torna Piero Dorazio con Grille 5 (€ 50-70 mila). Più delicati e intimi i tratti lasciati dal pastello sulla carta azzurrina da Umberto Boccioni. Testa femminile, firmato in basso a destra, vale € 40-60 mila. Essenziali le forme scultoree di Fausto Melotti, all’asta con Scultura H (La clavicola) (€ 40-60 mila). Top lot dell’asta un Crocifisso di Lucio Fontana proposto a una stima di € 90-120 mila. www.finarte.it