“I suoi lavori non significano niente, non si riferiscono ad altro che a se stessi. Sono, esistono e questo è tutto. Sono assoluti”, scriveva Jean-Paul Sartre di Alexander Calder. Al MoMA, Modern from the Start celebra uno degli artisti più amati del XX° secolo.
Alexander Calder (Lawnton, 1898 – New York, 1976) ha reinventato la scultura come un esperimento nello spazio e nel movimento, ribaltando nozioni secolari secondo cui la scultura dovrebbe essere statica, densa e radicata. Nel corso di oltre cinquant’anni di carriera, realizzò opere che spesso si muovono liberamente e interagiscono con l’ambiente circostante.
Raccogliendo le prime figure in legno e filo metallico, le opere su carta, i gioielli e le monumentali sculture astratte, la mostra Modern from the Start fa un tuffo profondo nella storia di Alexander Calder. In scena al MoMA di New York fino al 7 agosto 2021, si compone al contempo di opere tratte dalla collezione del museo e di prestiti della Fondazione Calder. Tra queste, esposto per la prima volta nel Giardino delle Sculture dopo cinquant’anni, il monumentale Man-Eater with Pennants (1945).