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50 sfumature di rosso. La Red Regatta di Melissa McGill approda a Londra

Melissa McGill, Red Regatta (Coppa del Presidente della Repubblica, San Giorgio Maggiore), 2019 Melissa McGill, Red Regatta (Coppa del Presidente della Repubblica, San Giorgio Maggiore), 2019
Melissa McGill, Red Regatta (Coppa del Presidente della Repubblica, San Giorgio Maggiore), 2019
Melissa McGill, Red Regatta (Coppa del Presidente della Repubblica, San Giorgio Maggiore), 2019
In Venice è la prima personale di Melissa McGill presso la sede londinese di Mazzoleni. Dopo il successo del suo intervento di arte pubblica a Venezia, Red Regatta nel 2019, questa mostra propone opere correlate a quel progetto e declinate attraverso diverse tecniche: rendering fotografici dipinti a mano dall’artista, lavori realizzati con la tela utilizzata per vele, opere su carta. E ancora fotografie, un’installazione in vetro, scultore sonore e una nuova serie di studi ad acquerello della Laguna di Venezia.

“Red Regatta e le opere ad essa correlate parlano simultaneamente, da un lato, di una dimensione individuale, intima e locale, di cose “fatte a mano” mentre, dall’altro, enfatizzano la comunità collettiva, pubblica e globale su larga scala. Riunire le persone, per un obbiettivo comune, sia su scala intima sia collettiva, è al centro del mio lavoro” Melissa McGill

Melissa McGill ha sviluppato un profondo rapporto personale con la città di Venezia, dove ha vissuto nei primi anni novanta, e ha continuato a impegnarsi in prima persona per la città. Red Regatta è stata un progetto senza precedenti: una serie di quattro performance site-specific su larga scala nelle vie d’acqua di Venezia, tra maggio e settembre 2019, presentata in parallelo alla 58a Biennale d’Arte a Venezia. Cinquantadue barche tradizionali con vela al terzo – tipica dell’Adriatico e caratterizzata dalla forma trapezoidale – hanno navigato in regata seguendo una coreografia. Le vele di ogni barca sono state dipinte a mano in diverse tonalità di rosso.

Con questo intervento, Melissa McGill ci ha invitato a una nuova riflessione su questioni ambientali e tradizioni storiche: il rosso delle vele si riferisce alla forza della vita, alla passione, ma è anche un allarme e un’urgenza, e racconta Venezia stessa: i suoi mattoni e tetti di terracotta, la sua bandiera, la storia del commercio del pigmento rosso, i dipinti di Tiziano, Tintoretto e gli altri maestri veneti. Red Regatta è la prima opera d’arte ad essere registrata come “Regata pulita”, un programma di Sailors for the Sea powered by Oceana, che mobilita i marinai a proteggere l’oceano attraverso l’educazione e l’attivismo. Red Regatta è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Vela al Terzo Venezia, curata da Chiara Spangaro, project manager Marcella Ferrari, co-organizzata da Magazzino Italian Art Foundation, con il supporto di Mazzoleni.

Ora la mostra In Venice presenta un corpus di lavori creati durante le diverse fasi di realizzazione di Red Regatta, così come McGill considera il delicato e liminale rapporto tra gli ambienti costruiti e naturali di Venezia, tra terra e mare, tra umanità e natura.

Il primo gruppo di lavori comprende i rendering fotografici su larga scala dipinti a mano dall’artista, che anticipano la realizzazione delle future performance. Il secondo sono studi del color rosso vibrante, su tela da vela e carta, realizzati durante la creazione delle cinquatadue tonalità per Red Regatta, così come i lavori prodotti durante il laboratorio di pittura di vele nello storico Arsenale marittimo di Venezia, dove ha dipinto a mano centoquattro vele rosse con l’aiuto di studenti d’arte e marinai.

La terza serie, Riflessi, sono fotografie scattate dall’artista durante lo svolgersi della Red Regatta, quando le vele rosse si riflettevano nelle acque della laguna veneziana. Qui sono presentate in due suggestive installazioni, una stampata su carta, l’altra su vetro, di dimensioni variabili. Quest’ultima, intitolata Acqua Alta, riflette sul progetto dal punto di vista della catastrofica inondazione, causata dall’innalzamento del livello del mare, che ha colpito Venezia subito dopo la performance.

Accanto a queste, sarà esposta una nuova serie di studi ad acquerello della laguna veneziana, così come Campo Box (Santa Maria Nova) e Campo Box (San Polo), scatole scultoree sonore, laccate in nero, che evocano la planimetria e l’esperienza uditiva dei campi veneziani, le piazze pubbliche di forma irregolare, cuore storico di ogni quartiere veneziano che rischiano si scomparire. Isolando l’esperienza uditiva del luogo, l’opera cattura le sottili sfumature della vita quotidiana veneziana: i frammenti di conversazione tra vicini, i richiami delle barche da lavoro e dei gondolieri di passaggio, i bambini che giocano, i passi in una città che cammina dove il suono si riflette sulla pietra libera dal rumore del traffico.

23 giugno – 18 settembre 2021
Mazzoleni
27 Albemarle Street, London W1S 4HZ

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