Si è chiuso con un grande successo il lungo appuntamento de Il Ponte Casa d’Aste con l’asta di Arredi e Dipinti Antichi.
Sette sessioni in cui si sono susseguiti 1305 lotti tra Arredi, Dipinti, Argenti, Sculture, Pendole, Tappeti, Tessuti, Historica, Strumenti Musicali, Disegni e Incisioni. Le opere hanno riscosso un grande successo tra i collezionisti che hanno contribuito a segnare un nuovo record dipartimentale: un fatturato di oltre € 3.5 milioni, il 220% di rivalutazione dei prezzi base e una media dell’80% di lotti venduti, con picchi di oltre il 93% nella terza e quinta tornata.
A trainare la vendita sono stati indubbiamente i Dipinti Antichi, comparto che ha fatto registrare prestazioni da primato grazie a una proposta capace di attraversare quattrocento anni di storia dell’arte. Tra le migliori aggiudicazioni il San Cassiano vescovo; San Cassiano martire, di Andrea De’ Passeris (lotto 154, venduto € 118.750), il San Giovanni Battista di Maestro veneto del secolo XVII (lotto 145, venduto € 106.250), Gaetano Gandolfi con il Busto d’uomo barbuto (lotto 146, venduto € 100.000) e la Pietà del genovese Valerio Castello (lotto 148, venduto € 93.750).
Ottimi i risultati degli obelischi neoclassici (lotto 474, venduto € 87.500) e “La colonna Traiana” di Wilhelm Hopfgarten e Benjamin Ludwig Jollage (lotto 473, venduto € 52.500), così come per gli avori scolpiti di produzione tedesca, tra cui un Acquamanile del XIX secolo (lotto 110, venduto € 25.000) e L’adorazione dei pastori di fine XVII secolo (lotto 955, venduto € 18.750). Nell’ambito dei mobili troviamo un Trumeau finemente intarsiato di manifattura marchigiana (lotto 127, venduto € 50.000), mentre tra le sculture risalta il Bacco in terracotta di Donato Creti (lotto 133, venduto € 25.000). Gli appassionati di miniature dei ritratti di personalità storicamente autorevoli si sono contesi il profilo del cardinale Carlo Borromeo (lotto 696) o il ritratto di un Della Rovere (lotto 697), entrambi battuti per € 16.250.
Sorprendono le aggiudicazioni per il Tappeto Tabriz persiano del XX secolo (lotto 805, venduto € 15.000), per il pianoforte a coda da concerto Steinway & Sons (lotto 91, venduto € 25.000) e la pendola francese con soggetto “Au Sauvage” di inizio XIX secolo (lotto 39, venduto € 10.625).
Un successo supportato dalla presenza di di numerose committenze private di rilievo, tra cui le tanto nominate Collezioni di Cesare e Gina Romiti, di Villa Orlando a Bellagio e di Philippe Daverio. Tre importanti raccolte di cui abbiamo già avuto occasione di parlare e che hanno attirato le attenzioni dei bidder. Se non sorprendono i grandi risultati ottenuti dalla Collezione di Cesare e Gina Romiti -che registra il 92% di lotti venduti- e da quella di Villa Orlando di Bellagio, supera invece l’estrosa Collezione Philippe Daverio. 86% di lotti venduti con risultati oltre le aspettative grazie all’interesse del pubblico per questa raccolta curiosa, eclettica, a tratti “folle”. Tra le aggiudicazioni rilevanti i vasi di Ettore Sottsass e in generale i beni riferibili all’ambito delle arti decorative e del design del ‘900.