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Un tuffo nel gotico, l’arte che ammalia chi la guarda

Immagini che giocano con le nostre emozioni, facendoci rabbrividire e meravigliare. Il documentario di Arte in italiano ci conduce in un viaggio attraverso il gotico, dimostrando come questa corrente artistica fosse ben più innovativa e progredita di quanto immaginiamo.

Fenomeno di portata europea dalle caratteristiche variegate, il gotico interessò ogni settore della produzione artistica – dall’architettura alle arti minori come oreficeria o miniatura. Si manifestò verso la metà del XII° secolo per proseguire fino al XIV°, vedendo la luce in Île-de-France per poi svilupparsi nel resto d’Europa e giungere fino in Italia. A sancirne la nascita ufficiale dello stile è, in architettura, la costruzione del coro dell’Abbazia di Saint-Denis a Parigi, consacrata nel 1144.

A introdurre il termine gotico è Giorgio Vasari, che nel XVI° secolo lo impiega in maniera dispregiativa, come sinonimo di “barbarico” – bisognerà aspettare la seconda metà del Settecento per assistere a una generale rivalutazione di questa periodo della storia dell’arte.

Partendo dalla visione apocalittica del Il giudizio universale di Stefan Lochner fino alle sculture di legno “in forma pura” di Riemenschneider, passando per le rare tavole erotiche, il documentario di Grit Lederer ci propone un viaggio in questa corrente artistica, con focus sul ruolo della luce nell’opera pittorica: non si dipinge più solo ciò che vedono gli occhi, ma anche, e soprattutto, ciò che vede la mente.

Stefan Lochner, Giudizio universale, 1435

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