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Basquiat e Twombly inchiodati alle stime. Da Sotheby’s festeggia Robert Colescott

Jean-Michel Basquiat, Versus Medici
Jean-Michel Basquiat, Versus Medici. Venduto a $50,8 milioni.

L’Asta di Arte Contemporanea di Sotheby’s si chiude con un eccellente rateo di lotti venduti, anche se i top lot non entusiasmano. Basquiat ($50,8 milioni per Versus Medici) e Twombly rimangono inchiodati alle stime e non regalano risultati sbalorditivi. Record per Robert Colescott.

Nemmeno Versus Medici riesce a superare Untitled, che rimane l’opera più cara mai venduta in asta (da Sotheby’s a $110,5 milioni nel maggio 2017) di Jean-Michel Basquiat. Ad ogni modo Versus Medici, simbolo dello spirito ribelle dell’artista, raggiunge i $50,8 milioni e si issa come miglior risultato dellAsta di Arte Contemporanea organizzata da Sotheby’s. Una sorte simile a quella capitata a In any case nella serata di ieri, da Christie’s, che si è fermato a $93,1 milioni.

Basquiat continua, in ogni caso, a movimentare le vie di New York a suon di rilanci in asta. Sono per lui tutti, e la sua grande opera, gli occhi più bramosi. Versus Medici si configura come un’ambiziosa provocazione che il writer lancia al Rinascimento italiano e alla storia dell’arte intera. Realizzato dopo una visita dell’artista a Firenze, il dipinto raffigura una sorta di eroe che si scaglia contro l’establishment. La famiglia Medici, in particolare, diventa rappresentante di un sistema dell’arte legittimatosi per secoli attraverso l’esclusione.

Basquiat sostiene, attraverso l’opera in questione, di poter esser l’artista in grado di cambiare la storia, nonché il legittimo erede della tradizione rinascimentale. Lui, figlio di immigrati originari di Haiti e Porto Rico, diviene successore di secoli e secoli di pittura storicizzata. Una presa di posizione che scaturisce dall’esclusione – artistica e sociale – sistematicamente perpetrata su base razziale dalle istituzioni e dalla critica. Un gesto ideale che l’artista riesce a tradurre in pratica con l’intensità e la forza visiva del suo stile iconico e totalmente personale.

George Washington Carver Crossing the Delaware: Page from an American History Textbook di Robert Colescott
Robert Colescott, George Washington Carver Crossing the Delaware: Page from an American History Textbook. Venduto a $15,3 milioni.

Per certi versi analogo, un altro top lot della sessione, George Washington Carver Crossing the Delaware: Page from an American History Textbook di Robert Colescott, un geniale pittore americano, che aveva studiato a Parigi con Fernand Léger, scomparso nel 2009. Il dipinto supera la sua stima più alta e viene venduto a $15,3 milioni. É record assoluto per l’artista, che distrugge il precedente top result di $912,500. In quest’opera Colescott replica satiricamente un originale dipinto di Emanuel Leutze (1816-1868) conservato al Met di New York. L’artista rilegge la storica immagine del generale che attraversa il Delaware inserendo un equipaggio di origine africana.

Cy Twombly, Untitled (Rome)
Cy Twombly, Untitled (Rome). Venduto a $41,6 milioni.

Non riesce invece a rispettare le attese Untitled (Rome) di Cy Twombly, intenso ribaltarsi di linee bianche su sfondo grigio. $41,6 milioni il risultato finale del breve scontro ingaggiato dai bidder per aggiudicarselo. Un altro Untitled, questa volta di Alexander Calder, è stato venduto sopra la sua stima più alta a $11,2 milioni. Convince Life, Death, Love, Hate, Pleasure, Pain di Bruce Nauman, venduto a $8,9 milioni.

Tra i preziosi lotti che hanno spinto i bidder a offerte importanti spiccano due tele di Willem de Kooning: Stowaway ($7,1 milioni) e Untitled (Woman), venduto a $6,5 milioni. Mentre Reclining Blue Form di George Condo è stato venduto a $3.7 milioni.

Willem de Kooning: Stowaway
Willem de Kooning: Stowaway. Venduto a $7,1 milioni.

Un altro lotto di frizzante interesse ci porta dall’ubiquo Banksy. Love is in the Air ha infatti rappresentato un ulteriore passo avanti nella carriera fuori dalle righe del writer di Bristol, ma anche nella storia di Sotheby’s stessa. L’opera, battuta a $12,9 milioni, potrà infatti essere pagata tramite criptovaluta (Bitcoin o Ether) dal bidder che se l’è aggiudicata. Ad accrescere la narrazione attorno alla vendita concorre quindi una singolare coincidenza. L’evento ha visto infatti affiancati i principali responsabili della distruzione del mercato finanziario (i Bitcoin) e Bansky, “distruttore” per eccellenza del mondo dell’arte.

Un’innovazione introdotta grazie alla collaborazione con Coinbase, una delle maggiori piazze digitali di acquisto e vendita di criptovalute, e funzionale all’esplorazione di nuovi mezzi tecnologici fortemente ricercata da Sotheby’s nell’ultimo periodo.

Dopo l’incredibile successo di The Fungible Collection, l’asta che ha segnato l’ingresso della casa d’aste nel mondo NFT, si fa sempre più evidente l’interesse dei collezionisti per l’utilizzo della tecnologia nel mondo dell’arte, occasione che Sotheby’s sembra voler sfruttare per espandere il proprio target di riferimento.

Tutte le aggiudicazioni riportate sono comprensive dei premi d’asta.

Banksy, Love is in the Air. Venduta a $12,9 milioni.

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