Il MAMbo inaugura la riapertura con Safe and Sound, un progetto interamente focalizzato sui principi di sicurezza e protezione realizzato all’interno della Sala delle Ciminiere dell’Ex Forno del Pane. Visitabile fino al 5 settembre 2021, la mostra di Aldo Giannotti invita a guardare il mondo da nuove prospettive e a vivere gli spazi museali mettendo in atto pratiche e azioni inconsuete.
Rimandata di un anno a causa dell’emergenza sanitaria, la prima antologica di Aldo Giannotti invita il pubblico a riappropriarsi del museo: varcando la soglia di Safe and Sound si può decidere di fare un’esperienza di visita “canonica” o di cogliere lo spirito critico e ludico del progetto, lasciandosi guidare dagli inviti all’azione disseminati lungo tutto il percorso espositivo.
L’artista esorta i visitatori a guardare il mondo da nuove prospettive e a vivere gli spazi museali mettendo in atto pratiche inconsuete, sfidando l’individuale percezione dei concetti di sicurezza e protezione. Il progetto, vincitore della VIII edizione dell’Italian Council, mette (volutamente) in crisi le regole e le convenzioni del museo, invadendo letteralmente gli spazi e le superfici del MAMbo di Bologna.
Safe and Sound è una grande riflessione sul tema della sicurezza. Aldo Giannotti interviene sull’edificio dell’Ex Forno del Pane trasformandone gli spazi e costringendo l’istituzione museale a rimodellare – sia concettualmente che praticamente – le sue norme.
Oltre ad occupare la Sala delle Ciminiere il progetto “contamina” l’intero edificio, arrivando fino alla collezione permanente e agli spazi di accoglienza del museo. In mostra disegni, installazioni, video e interventi di riadattamento di strutture spaziali: tra i più significativi a livello di complessità e di stravolgimento dei percorsi troviamo The Column, intercapedine in cartongesso che isola una delle colonne della Sala delle Ciminiere nascondendone la vista all’interno della mostra ma rendendola visitabile dall’esterno, in uno spazio accessibile liberamente, 24 ore su 24, con ingresso dalla strada. L’interno e l’esterno del MAMbo si fondono, finito e non finito si alternano e – sempre in quest’ottica di scambio e dialogo – l’artista collega la Sala delle Ciminiere alla collezione permanente, mediante l’installazione di una enorme scala in acciaio che richiama una soluzione pensata da Aldo Rossi in un progetto degli anni ’90.
Sulle pareti bianche della Sala delle Ciminiere disegni site-specific divengono punto di partenza per nuove, possibili alternative di comportamento. Sfide, riflessioni e proposte dirette coinvolgono il pubblico ad ogni passo e invitano all’azione, ad appropriarsi degli spazi e a dare libero sfogo all’immaginazione. Lungo tutto il percorso espositivo il visitatore viene di continuo incoraggiato a interagire con le opere in mostra e a riconsiderare l’idea di libertà e sicurezza all’interno del museo.
A soli tre giorni dalla sua inaugurazione, un colpo di scena: i ragazzi di MOAI Press hanno seguito alla lettera l’artista, “rubando” The Chainsaw (che recitava, testualmente: “This drawing can be taken for free by the collector if they come with a chainsaw and saw the piece off the wall”), a sostegno del loro progetto di divulgazione dedicato all’arte urbana. Una vera e propria performance che ha colto di sorpresa il pubblico il quale, incredulo, ha assistito al taglio e al prelevamento dell’opera.
Safe and Sound mette in crisi ogni certezza e ogni convinzione: quanto ci sentiamo (o siamo) liberi? Quali sono i limiti tra sicurezza e controllo? E infine, quanto siamo disposti a fidarci dell’altro e a metterci in gioco?
Aldo Giannotti non si diverte solo a stravolgere l’aspetto e i percorsi dell’edificio, ma interviene anche sulla sfera sociale del microcosmo museale. Con The Museum Score i guardasala diventano performers, attori capaci di influenzare l’esperienza del pubblico. Seguendo le istruzioni dell’artista animano la Sala delle Ciminiere; padroni dello spazio, lo abitano e lo scuotono, improvvisando azioni estemporanee e dando il via a sempre nuove (e inaspettate) interazioni con il pubblico.
I disegni, neri e tracciati a linee continue e sottili, invadono letteralmente l’edificio; escono dai confini della Sala delle Ciminiere e riempiono le pareti del foyer e dell’atrio del MAMbo; infine, arrivano alla collezione permanente con Performing The Museum – una serie di cartoline disseminate in apposite stazioni che forniscono informazioni su precise azioni da compiere, in netto contrasto con le regole normalmente in vigore in un museo. La loro collocazione spinge il visitatore a riconsiderare da un’ottica diversa anche ciò che già conosce, a reinterpretarne le forme e a sperimentare nuove dinamiche di interazione con le opere e con gli altri abitanti del museo.
Safe and Sound è tanto ricca da poter essere esplorata più e più volte, con la possibilità di vivere un’esperienza unica e sempre diversa. È, a tutti gli effetti, un modo di “abitare liberamente il museo”. L’artista invita il pubblico a viverlo con familiarità, a guardarlo a testa in giù e a sdraiarsi per terra per contemplarne i soffitti. Sdrammatizza l’immaginario serio e composto dei quali sono normalmente permeati i luoghi della cultura e lo fa con leggerezza, trasformando il museo in un luogo in cui creare e divertirsi, senza mai distogliere l’attenzione dalle profonde riflessioni che stanno alla base del progetto.
Proprio come affermava il Presidente dell’Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi, in un’intervista pubblicata su Rivista IBC a fine 2019: «L’esempio di cosa significhi abitare i musei ce lo danno le attività didattiche: vai nel museo, ti siedi per terra, lo abiti. (…) Credo che i musei debbano essere presi come un guanto e stravolti, se no non vengono vissuti come dovrebbero».
Informazioni utili:
Safe and Sound
Dove: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Quando: dal 5 maggio al 5 settembre 2021
Maggiori informazioni su ingressi, prenotazioni e biglietti su: www.mambo-bologna.org