Nel video di Christie’s, il curatore Dieter Buchhart posa lo sguardo sull’ultimo dei “Teschi” di Jean-Michel Basquiat, il monumentale In this case (1983).
“Un’opera che combina linguaggi molto diversi di simboli, parole, icone, figure – e che attinge da risorse materiali varie: libri, storia dell’arte, scienza, medicina, diaspora africana: tutto combinato e contestualizzato con un’energia incredibile”.
L’ultimo dei tre dipinti monumentali relativi ai “Teschi” ha dato il titolo al 21st Century Evening Sale di Christie’s New York. Non esiste, infatti, soggetto più potente o più ricercato come il cranio nell’opera di Jean-Michel Basquiat (1960-88). Per l’artista enigmatico, la testa umana era più di un’ossessione. Come suggerisce il titolo “In this case”, la testa è un caso o una gabbia per una macchina simile a un ingranaggio brulicante di impulsi e di idee.
“In This Case” è riconosciuto come l’omaggio di Basquiat a Michael Stewart, un giovane artista di strada afroamericano sulla ventina, la cui morte in seguito al suo arresto da parte della polizia nel 1983 scosse la comunità.