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La città più bella del mondo: Praga secondo Milan Kundera

Praga

“La città delle cento torri” è anche tra le più letterarie di sempre. Oltre ad aver ispirato autori da ogni dove, ha dato origine ai grandi capolavori della letteratura ceca – come quelli firmati Milan Kundera. Nel documentario di Arte, un viaggio a Praga sotto la prospettiva unica di questo autore straordinario.

Mentre Tereza si dirigeva verso la cima della collina di Petrin, ne L’insostenibile leggerezza dell’essere, “si fermò diverse volte per guardare indietro: sotto di lei vide le torri e i ponti, i santi minacciavano con il pugno, sollevando i loro occhi di pietra verso le nuvole. Era la città più bella del mondo.” Milan Kundera completò la scrittura del suo romanzo-capolavoro nel 1982, esiliato in Francia da ormai sette anni insieme alla moglie Věra Hrabánková.

La capitale ceca rimaneva, ai suoi occhi, “la città più bella del mondo”, nonostante gli intralci di natura politica che l’avevano costretto ad allontanarvisi. Nato a Brno nel 1929, Kundera vi si trasferì per studiare letteratura e musica, per presto passare al cinema. Fu qui che iniziò la sua carriera letteraria, sviluppando i temi ai lui più cari come l’identità, l’autenticità, l’illusione; se nei caffè di Praga trovò l’ispirazione per esplorare uno sei soggetti umani preferiti, la coppia, la città vecchia gli offrì infiniti spunti per indagare le molteplici sfaccettature dell’animo umano.

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