“Ormai ci sono Basquiat e Picasso, poi tutti gli altri“. Con questa frase (che le ha rivoto un collezionista americano al termine dell’asta) Giovanna Bertazzoni, copresidente del Dipartimento di Arte impressionista e moderna di Christie’s, ha tradotto in parole i numeri della settimana d’asta newyorkese (10-16 maggio).
Ad aggiudicarsi la sfida dei Basquiat è stata proprio Christie’s, che ha battuto In any case – grande tela del 1983 raffigurante un teschio – per $81 milioni ($93,1 con buyer’s premium). Una vendita quasi da record – è al secondo posto tra i top lot di Basquiat – che vale circa la metà dell’incasso totale della 21st Century Sale: $210.471.500. «Trascinati da Basquiat e Picasso, anche ‘tutti gli altri’ fanno scintille, in un mercato che si risveglia dopo un anno tormentato e traumatico».
«La contesa più lunga (19 minuti e venti secondi) per il ritratto di Marie Therese di Picasso, anno magico 1932, uno dei quadri esposti nella mitica mostra del 2017 al Museo Picasso e alla Tate». Sono stati addirittura $103.4 i milioni necessari per aggiudicarsi Femme assise près d’une fenêtre (Marie-Thérèse) di Picasso, grande protagonista di una 20th Century Sale da $481.1 milioni.
«Cosa ha attratto i sei compratori accaniti, che si sono battuti all’ultimo sangue? Prima di tutto le dimensioni monumentali. Secondo, la modernità dell’impaginazione – colori primari forti, stesi a campiture piatte, quasi un ‘Mondrian figurativo’. E senz’altro, molto ha contribuito anche la postura di Marie Therese stessa – sveglia, fiera, una regina o una dea (alata), che guarda l’artista-amante con occhi assolutamente seducenti. Non la musa passiva di molti quadri del periodo, ma la compagna di seduzione, di Eros e d’amore.
Una sintesi irresistibile, per un artista dalla brand globale, di grandissimo richiamo».
Sinfonie in tono minore dalle parti di Sotheby’s. Nell’Asta di Arte Contemporanea Versus Medici è il top lot con $50,8 milioni, ma rimane lontano dalla zona record. Medesima sorte per Femme assise en costume vert ($20,9 milioni) di Picasso. Un ritratto dell’amante dell’artista e madre di due dei suoi figli, Françoise Gilot. Squillo discreto dell’asta di Arte moderna e impressionista (ricavo totale $221.3 milioni), dove a brillare sono le ninfee di Monet ($70.3 milioni).
«C’è una forte energia repressa» tira quindi le somme Bertazzoni. Un mercato dell’arte che inizia finalmente a scrollarsi di dosso la polvere pandemica.